SANTA CATERINA ALBANESE - I consiglieri comunali di opposizione del gruppo “Obiettivo Futuro”, Igor Cozza e Alfonsino Verta, hanno inviato una comunicazione al Prefetto di Cosenza, segnalando una questione legata alla convocazione del Consiglio Comunale di Santa Caterina Albanese.
Secondo quanto riportato nella nota dei consiglieri: «con PEC era stata inviata al Sindaco, e al Presidente del Consiglio Comunale, una richiesta d’integrazione alla convocazione del Consiglio Comunale del 29 gennaio 2025, in base all’articolo 39, comma 2 del D.Lgs n. 267 del 2000, per discutere la delibera n. 39 riguardante l’acquisto di un immobile da destinare ad alloggio residenziale per famiglie, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento del centro storico. Tuttavia, tale richiesta non sarebbe stata accolta dall’amministrazione». Cozza e Verta hanno sottolineato: «la documentazione fornita su questo argomento risulta carente e inadeguata» . Inoltre, hanno evidenziato che «l’immobile in questione appartiene alla zia dell’attuale vicesindaco Roberto Lavalle», che ha ricoperto la carica di sindaco nei tre mandati precedenti (2009-2024). Un altro aspetto evidenziato riguarda l’attuale sede del municipio: «anch’essa precedentemente di proprietà di un parente del vicesindaco e acquistata durante il suo mandato». Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale del 2024, secondo i consiglieri di minoranza, si sarebbe verificato "un evidente tentativo di elusione del conflitto di interesse da parte del vicesindaco, con la collaborazione dell’attuale sindaco Bufano". «Nonostante una successiva richiesta di convocazione del Consiglio Comunale inviata il 4 febbraio 2025 -i consiglieri denunciano- sono trascorsi oltre 20 giorni e l’assemblea non è stata ancora convocata, in evidente violazione dell’articolo 39, comma 2 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL)» . Per questo motivo, hanno chiesto al Prefetto di intervenire nei confronti del sindaco per garantire il rispetto della normativa.