CORIGLIANO-ROSSANO - Scompare all’ età di 85 anni don Vincenzo Longo, sacerdote, storico, scrittore ed opinionista. Da alcuni anni era in quiescenza dopo aver esercitato il ministero sacerdotale in diverse comunità parrocchiali: Rossano, Cariati, S. Morello (Scala Coeli), Corigliano Calabro, Spezzano Albanese, Altomonte e Cassano allo Jonio dove è stato Rettore del Seminario.
La sua vocazione nasce dai Minimi di San Francesco di Paola, il cui culto a Corigliano, sua città natale, è fortissimo. Inizialmente attratto dalla spiritualità degli Ardorini del Venerabile Don Gaetano Mauro, divenne sacerdote formandosi prima a Napoli e poi a Roma negli anni del Concilio e nell’immediato post – Concilio, dove respirò il clima di una Chiesa universale che sapesse leggere i nuovi segni dei tempi. Si laureò, così, in Lettere e Sacra Teologia. All’impegno sacerdotale e pastorale, coltivò interesse per il mondo della Cultura studiando la storia delle comunità che gli venivano affidate, da qui sono nati ad esempio i volumi “Cariati: cenni storici di una cittadina jonica: età moderna” e “Spixana nei secoli 1470 – 1815”. Citava spesso, a riguardo del già citato interesse storico, la celebre esclamazione di Cicerone “O tempora, o mores!”.
Preso atto del continuo aumento demografico e della crescente urbanizzazione nella zona denominata “San Francesco” in Corigliano Calabro Scalo costruì un complesso con una chiesa che il 7 maggio 2007, monsignor Santo Marcianò, Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati, erigeva come nuova parrocchia dedicata al “Beato Giovanni XXIII”.
A Spezzano Albanese contribuì fattivamente alla nascita del Bashkim Kulturor Arbëresh, a Corigliano fondò un Centro Studi “Il Seme”. Partecipava attivamente ad incontri, convegni e dibattiti interessandosi anche ai temi di attualità.