CASSANO ALL'IONIO - «Certe emozioni non si raccontano, si custodiscono. Oggi però provo a farlo». Così Pasquale Golia, giornalista sportivo originario di Cassano all’Ionio, condivide l’esperienza vissuta nel portare la Fiamma Olimpica a Cosenza.
«È stato un momento che non dimenticherò mai -ha detto-. Quella fiamma tra le mie mani rappresenta il premio per anni di sacrifici, passione, rinunce. La fine, o forse il compimento, di un viaggio bellissimo nel mondo del giornalismo sportivo, un percorso che non avrei mai immaginato di vivere».
Golia non manca di ringraziare chi ha reso possibile questa esperienza: «Grazie alla Fondazione Milano Cortina per avermi scelto come tedoforo a Cosenza e per avermi dato l’onore di rappresentare valori che vanno ben oltre lo sport. Grazie alla mia città, Cassano All’Ionio: spero di averla rappresentata nel modo più degno possibile. Grazie alla gente comune, che sin dall’annuncio della mia nomina mi ha sommerso di affetto, sorrisi ed entusiasmo. Grazie al Comune di Trebisacce, che con un riconoscimento speciale ha reso l’attesa della fiaccola ancora più emozionante».
E naturalmente un pensiero speciale alla protagonista di questa giornata: «E grazie a te, Fiamma Olimpica. In questi anni, quando tutto sembrava solo un’utopia, hai continuato ad alimentare i miei sogni. Ti ho vista in America, in Asia, lo scorso anno a Parigi. Oggi ti ho tenuta tra le mani».
Il giornalista non nasconde l’emozione per l’epilogo della sua avventura: «Ci rivedremo il 6 febbraio a Milano, a San Siro, per l’ultimo capitolo della mia favola nel mondo del giornalismo: avrò l’onore di raccontare, da fotografo che rappresenta l’Italia, i nostri Giochi Olimpici. Perché lo sport è sogno. E i sogni, se ci credi davvero, sanno trovare la strada».
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