Un impegno concreto per la ricerca

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CASTROVILLARI - La Pro Loco di Castrovillari si conferma ancora una volta protagonista nel valorizzare la cultura e nel promuovere la solidarietà. Nella suggestiva cornice del Sybaris, si è svolto un emozionante spettacolo organizzato in collaborazione con la F.I.T.P. (Federazione Italiana Tradizioni Popolari) per sostenere la ricerca scientifica e la raccolta fondi in favore di Telethon.

L’iniziativa, ha sottolineato Gerardo Bonifati, Presidente Nazionale della F.I.T.P. nonché direttore artistico della Pro Loco, “è partita nel 2023 sperimentalmente solo in Calabria, nell’anno appena trascorso, l’abbiamo estesa, grazie alla volontà della fondazione Telethon, in tutte le regioni d’Italia attraverso i nostri Gruppi Folk che hanno organizzato banchi e spettacoli dedicati alla raccolta fondi per le malattie genetiche rare”. Ciò dimostra, inoltre, come la Pro Loco “conferma il suo ruolo di pilastro culturale e sociale della città, ribadendo che il folklore e le tradizioni popolari non sono solo patrimonio del passato, ma strumenti vivi e attuali per costruire una comunità coesa e identitaria. Attraverso iniziative che valorizzano la memoria storica e promuovono il dialogo intergenerazionale, la Pro Loco diventa un punto di riferimento per la salvaguardia e la trasmissione di valori, conoscenze e passioni che uniscono il territorio e le persone che lo abitano."
L’evento, dal titolo "Il Folklore per la Vita… Cultura Tradizione e Ricerca", ha visto l’esibizione del Gruppo della Pro Loco di Castrovillari dimostrando come il folklore possa essere non solo un elemento identitario, ma anche uno strumento molto efficace per fare del bene.
Eugenio Iannelli, Presidente della Pro Loco di Castrovillari, ha sottolineato nel suo intervento l'importanza di iniziative come questa: “La cultura e la tradizione sono parte integrante della nostra identità, ma è fondamentale metterle al servizio della solidarietà. Ogni piccolo gesto può fare la differenza quando si tratta di aiutare chi è meno fortunato. Non è solo memoria, ma una forza dinamica capace di trasformarsi in speranza e futuro per tutti”.
La serata presentata da Carlo Catucci è stata animata da canti e danze popolari che hanno reso omaggio alle tradizioni locali e al ricco patrimonio culturale calabrese e castrovillarese con quadri di vita contadina. Un viaggio nel tempo, dall’Unità d’Italia con l’arrivo in Calabria di Garibaldi accolto come un salvatore, portatore di giustizia e liberta al brigantaggio, all’emigrazione, chiudendo con la rappresentazione del Carnevale che ha visto la partecipazione dei “Piccoli della Pro Loco”, diretti da Tiziana La Vitola che tanto si sono spesi nella raccolta fondi a favore di Telethon.
Ed ancora le musiche dell’Orchestra diretta dal Maestro Camillo Maffia, hanno toccato il cuore degli spettatori, creando un ponte tra passato e presente e rendendo la cultura viva e attuale.
L’iniziativa non è stata solo un momento di intrattenimento, ma soprattutto un’occasione per sensibilizzare la comunità sull’importanza di sostenere la ricerca scientifica. Grazie alla generosità dei partecipanti, l’incasso verrà interamente devoluto a Telethon, contribuendo a finanziare progetti per la cura delle malattie genetiche rare. Di questo ne hanno parlato la Dott.ssa Giulia Micciulli, responsabile servizio trasfusioni del nosocomio cittadino, il Dott. Ivano Schito, Direttore Unità Operativa Oncologia dell’Ospedale di Castrovillari e il Dott. Antonio Bonifati, dermatologo.
A portare i saluti Ernesto Bello, Assessore al Turismo di Castrovillari, Mario Donadio, Sindaco di Morano Calabro, Marcello Perrone e Pasquale Ranuio, rispettivamente Presidente Regionale e Provinciale della F.IT.P. Da remoto il saluto di Rodolfo Schiavo, componente team Telethon (responsabile Nazionale area territorio-direzione raccolta fondi).
L’evento ha dimostrato come l’unione tra tradizione e solidarietà possa creare momenti di grande valore, in cui l’intera comunità si sente coinvolta e partecipe. Oltre ai fondi raccolti, la serata ha avuto il merito di accendere i riflettori su temi di rilevanza sociale. Il futuro della ricerca è nelle mani di chi crede nel potere della solidarietà e della condivisione.

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