Navanteri

Anche questo anno, come ogni anno, l’estate è finita. Anche questo anno, come ogni anno, è tornato settembre con tutto il suo carico di malinconia, e di ri-inizio, d’altronde settembre è un po’ un capodanno morale. È il mese che dopo la lunga pausa estiva tutto riprende, guccinianamente il “mese dei ripensamenti sugli anni e sull’età”. Il mese delle perplessità. Ed io, come ad ogni settembre, mi sento un po’ personaggio in cerca d’autore, e mentre provo a divenire autrice di me stessa, sistemando vari pezzi di me, l’abbronzatura, (dato il mio essere quasi diafana) conquistata a fatica, velocemente svanisce, ed il caldo persiste. Questo settembre ha da subito un nuovo inizio: la scuola materna di Ginevra. Lei assetata di vita ha accettato con entusiasmo la novità. È felice! Non un capriccio, non una lacrima. A dire il vero è anche stata preparata all’evento. Nessuna lacrima da parte di nessuno: i bimbi hanno il diritto alla libertà, a stare fra simili, poi per essere sinceri sinceri uscita dalla scuola materna una lacrimuccia ha fatto capolino, ma gli occhiali neri da diva hanno molteplici funzioni. E così le mie, le nostre, giornate diventano più frenetiche e piene: sveglia alle 6.00, tram, andate e ritorni, ed in men che non si dica siamo passati dai CCP a “Caramella, caramella”... La vita fa il suo corso. Il punk rock cede il passo alla poetica infantile di mia figlia. Le nostre serate si dipingono di colori, giochi, entusiasmi, un eterno asilo dalle nevrosi adulte, anche dal mio cercarmi, trovandomi, pur senza impegno, nelle note di “Buttiamo la tristezza dal balcone”, e allora sì, Ginevra cara, hai ancora una volta ragione tu: incertezze, titubanze settembrine, buttiamole tutte via, dalla finestra, perché questo tuo nuovo inizio sta insegnando anche qualcosa a me: rientrare in contatto con il nostro aspetto ludico. Respirando la vita. Facendoci anche accarezzare da essa. L’aria settembrina presto cederà il posto a questa lunga estate, i colori dell’autunno ci avvolgeranno come un caldo abbraccio, tutto riprenderà, assieme ai tuoi sorrisi, alle tue canzoni, ed io, fra articoli rimandati, lavoro, stress mammesco, ancora troverò ristoro nel mio vederti crescere: Buon inizio Ginevra. Buona vita, sempre.

Anche questo anno, come ogni anno, l’estate è finita. Anche questo anno, come ogni anno, è tornato settembre con tutto il suo carico di malinconia, e di ri-inizio, d’altronde settembre è un po’ un capodanno morale. È il mese che dopo la lunga pausa estiva tutto riprende, guccinianamente il “mese dei ripensamenti sugli anni e sull’età”. Il mese delle perplessità. Ed io, come ad ogni settembre, mi sento un po’ personaggio in cerca d’autore, e mentre provo a divenire autrice di me stessa, sistemando vari pezzi di me, l’abbronzatura, (dato il mio essere quasi diafana) conquistata a fatica, velocemente svanisce, ed il caldo persiste. Questo settembre ha da subito un nuovo inizio: la scuola materna di Ginevra. Lei assetata di vita ha accettato con entusiasmo la novità. È felice! Non un capriccio, non una lacrima. A dire il vero è anche stata preparata all’evento. Nessuna lacrima da parte di nessuno: i bimbi hanno il diritto alla libertà, a stare fra simili, poi per essere sinceri sinceri uscita dalla scuola materna una lacrimuccia ha fatto capolino, ma gli occhiali neri da diva hanno molteplici funzioni. E così le mie, le nostre, giornate diventano più frenetiche e piene: sveglia alle 6.00, tram, andate e ritorni, ed in men che non si dica siamo passati dai CCP a “Caramella, caramella”... La vita fa il suo corso. Il punk rock cede il passo alla poetica infantile di mia figlia. Le nostre serate si dipingono di colori, giochi, entusiasmi, un eterno asilo dalle nevrosi adulte, anche dal mio cercarmi, trovandomi, pur senza impegno, nelle note di “Buttiamo la tristezza dal balcone”, e allora sì, Ginevra cara, hai ancora una volta ragione tu: incertezze, titubanze settembrine, buttiamole tutte via, dalla finestra, perché questo tuo nuovo inizio sta insegnando anche qualcosa a me: rientrare in contatto con il nostro aspetto ludico. Respirando la vita. Facendoci anche accarezzare da essa. L’aria settembrina presto cederà il posto a questa lunga estate, i colori dell’autunno ci avvolgeranno come un caldo abbraccio, tutto riprenderà, assieme ai tuoi sorrisi, alle tue canzoni, ed io, fra articoli rimandati, lavoro, stress mammesco, ancora troverò ristoro nel mio vederti crescere: Buon inizio Ginevra. Buona vita, sempre.

@Riproduzione riservata

L'Editoriale

Costantino Bellusci, uno degli ultimi custodi d'Arbëria

Gli arbëreshë mi appartengono! Non quelli che dividono ma quelli che uniscono, costruiscono, piantano alberi e hanno visioni.

Controcorrente

Barche di sabbia: il viaggio che svela il volto umano delle migrazioni

Uno dei temi più controversi e divisivi del mondo contemporaneo, che sprigiona reazioni furenti e radicali pro o contro, è rappresentato dal complesso fenomeno migratorio malgrado abbia fatto da sempre parte della storia dell’umanità.

Parresia

Quattr’anni di solitudine

Pillole di pediatria

Bronchiolite: come riconoscerla subito e quando correre in ospedale

Lettere alla Redazione

Vivere o esistere?

Perché una donna?

L'angolo del Libro

Anatomia di un mondo distopico

Gusto e Benessere

Dadi di tacchino alla birra con zucca papricata

Pubblicità

Pubblicità