Nuovo incarico a Thurio, il 27 settembre la messa di saluto

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SPEZZANO ALBANESE - Nuova nomina per don Marco Fazio, che dal prossimo mese sarà vicario parrocchiale dell’Unità Pastorale di Thurio e inserito nell’ambito vocazionale del Servizio di Pastorale Giovanile. L’annuncio è arrivato lo scorso 28 agosto dal vescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise. Per la comunità arbëreshe di Spezzano Albanese, che saluterà il giovane sacerdote con una messa il prossimo 27 settembre, si chiude una parentesi significativa durata due anni.

«Spezzano è stata la mia prima nomina -racconta don Marco- perché io sono diventato prete a maggio del 2023 e, a settembre dello stesso anno, sono arrivato qui. Per me è stata una novità non solo dal punto di vista umano, ma anche come cammino da presbitero». Il sacerdote ricorda con emozione: «A Spezzano ho trovato accoglienza, tanta voglia di mettersi in gioco e disponibilità. Sono stato bene in questi due anni e ho avuto la fortuna di vivere con altri sacerdoti, condividendo una bella fraternità». Molto del suo impegno si è concentrato sui giovani e sulla musica: «Mi sono occupato di catechisti, di oratorio e di cori. Essendo direttore diocesano della musica sacra, ho trovato terreno fertile: a Spezzano c’è una grande ricchezza musicale». Uno degli aspetti che più lo hanno colpito è stata la scoperta delle tradizioni arbëreshe: «Non le conoscevo e sono rimasto davvero affascinato da questo mondo. All’inizio ho fatto fatica a comprenderne i testi e i significati, ma poi ho colto la bellezza e la profondità di queste usanze».
Non dimentica le collaborazioni vissute con le suore della comunità e le attività pastorali: «Ho avuto la grazia di partecipare al centenario delle suore e insieme abbiamo organizzato iniziative come l’“Estate ragazzi”. C’è stata tanta apertura e collaborazione».
Il sacerdote lascia anche un messaggio alla comunità: «Auguro a Spezzano di essere sempre generosa come l’ho conosciuta in questi due anni, e di vivere con gli occhi della fede e dell’apertura, come ci chiede il Signore: amarci come lui ci ha amati».
Infine, una promessa: «Tornerò a trovare la comunità, anche perché, per via degli impegni con i cori, avremo tanti motivi per rivederci».

 

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