Numeri e voci al fianco di chi si cura lontano da casa

Navanteri

SPEZZANO ALBANESE - Si è concluso in un clima di interesse e partecipazione il convegno promosso dall’Associazione “AsCoLTO”, che si è tenuto oggi nella sala consiliare di Spezzano Albanese. L’iniziativa ha acceso riflessioni profonde sul diritto alla salute e sul sostegno a chi affronta cure lontano da casa.

Il sindaco Ferdinando Nociti ha aperto l'incontro elogiando l'associazione per la sua discrezione e disponibilità, con un plauso speciale al dr. Gerbasi, direttore scientifico, considerato un punto di riferimento per molti pazienti. L’incontro è stato moderato dal giornalista Emanuele Armentano, che ha portato i saluti della dottoressa Carmen Gaudiano, neurologa presso l’ospedale Annunziata di Cosenza, e ha presentato un report sulle attività del gruppo dal 2018 al 2025. I numeri parlano chiaro: “Più di cento i pazienti assistiti, principalmente per patologie senologiche, ma anche per interventi in neurochirurgia, chirurgia toracica, maxillo-facciale e nefrologia”. Le provenienze dei pazienti dalla Calabria, così come da altre regioni d'Italia e perfino dall’Albania, confermano l’ampiezza del servizio. La presidente dell’associazione, Ivana Domanico, ha condiviso una riflessione toccante sulle conseguenze della malattia, non solo per i pazienti ma anche per le loro famiglie. A seguire, l’assessore alla Cultura e all’Associazionismo, Rossana Nociti, ha evidenziato il valore della prevenzione. Tra gli interventi dal pubblico, quello di un esponente dell’associazione “Singolare Femminile” di Terranova da Sibari, che ha espresso il suo sostegno alla causa. A seguire, una testimonianza spontanea particolarmente commovente: una donna ha raccontato la sua esperienza personale, ribadendo l’importanza di prendersi cura della propria salute. Il dr. Gerbasi ha chiuso il convegno con un appello accorato: «All’inizio della malattia ci si sente persi e disperati. Spesso per un malato sembra difficile credere che qualcosa possa essere risolto qui in Calabria: non è così, ci sono ottimi professionisti anche qui è vero, ma talvolta i pazienti chiedono ad AsCoLTO una possibilità in un centro specializzato. Il mio auspicio è quello di diventare inutile, perché significherebbe che tutti possono essere curati vicino a casa. Basta poco: un po’ di gentilezza e disponibilità. Alla fine, resterà il frutto delle nostre azioni». L'evento si è concluso con la consegna delle targhe di ringraziamento al dr. Gerbasi e all’associazione “AsCoLTO”, come simbolo di gratitudine e riconoscimento per il lavoro svolto. L’invito finale, rivolto all’intera comunità, è stato chiaro: “sostenere con forza l’operato dell’associazione, perché nessuno sia lasciato solo nella fragilità”.

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