SAN MARCO ARGENTANO - Franco Fasano, esponente del Movimento 5 Stelle, ha rivolto un appello alla Politica, denunciando le difficoltà che incontrano i cittadini nell’accesso ai sostegni economici pubblici e sottolineando la necessità di rendere il sistema più trasparente e diretto.
L'esponente del M5S ha posto l’accento su quella che definisce una contraddizione del sistema attuale: «Il cittadino italiano -ha dichiarato-, tramite il proprio codice fiscale e conto corrente, non può automaticamente ottenere il riconoscimento del proprio fabbisogno economico pubblico sostenibile, anche se le sue dichiarazioni dei redditi mostrano che rientra nei parametri minimi per ricevere aiuti. Questo accade nonostante esistano leggi come la 445/2000, che dovrebbero facilitare la trasmissione dei dati tra Agenzia delle Entrate, Corte dei Conti e istituti bancari. I sistemi di welfare introdotti dal Movimento 5 Stelle vanno difesi e resi più accessibili». Fasano ha spiegato che i cittadini con giacenze medie inferiori ai 12.000 euro annui non possono essere automaticamente accreditati dai sistemi bancari o dalle tesorerie comunali, creando quella che lui definisce una categoria di “poveri invisibili”. Ha inoltre sottolineato un doppio standard nella percezione pubblica: «Se un politico riceve supporti di spesa pubblica, viene visto come un lavoratore; se li riceve un cittadino, viene considerato nullafacente. Questo non è accettabile. La politica deve garantire la solidarietà all’individuo, come previsto dall’articolo 2 della Costituzione, e assicurare anche il diritto al lavoro, sancito dall’articolo 4. Il Movimento 5 Stelle -ha continuato- ha sempre promosso la riforma del reddito di cittadinanza e iniziative di welfare per garantire dignità economica ai cittadini. Oggi, più che mai, la politica deve assicurarsi che nessuno rimanga escluso dai sostegni previsti dalla legge. Anche l’assegnazione degli appalti deve essere gestita con trasparenza e attenzione all’interesse dei cittadini». Fasano ha infine ribadito la necessità di un approccio più etico, inclusivo e diretto, che permetta a ciascun cittadino di accedere alle risorse economiche a cui ha diritto, senza ostacoli burocratici o discriminazioni.
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