SPEZZANO ALBANESE - In vista delle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre, il candidato alla presidenza Pasquale Tridico ieri, 23 settembre 2025, ha concluso la giornata del suo Crediamoci Tour Calabria a Spezzano Albanese, dopo aver fatto tappa ad Acquaformosa, Lungro, Castrovillari e Frascineto. L’incontro con i cittadini in Piazza della Vittoria, con la partecipazione dei candidati al Consiglio Regionale Ferdinando Nociti e Antonio Maiolino, è stato un’occasione di confronto per il rilancio della Calabria. Presente all’evento anche il consigliere uscente Ferdinando Laghi, in corsa con la lista Tridico Presidente.
Ad aprire gli interventi è stato il sindaco Ferdinando Nociti, candidato con la lista Tridico Presidente, che ha posto l’accento sul tema della sanità, definendolo una priorità non più rinviabile, e sull’importanza di valorizzare l’identità arbëreshe come ricchezza culturale e sociale del territorio. Antonio Maiolino, candidato col Movimento 5 Stelle, ha ribadito la centralità della sanità pubblica e fatto leva sull'importanza del voto.
A concludere la serata è stato il candidato presidente Pasquale Tridico, che ha aperto il suo intervento richiamando la forza della comunità arbëreshe e il valore di una convivenza che, a suo giudizio, non è stata adeguatamente valorizzata. Da qui la proposta di istituire, in ogni comune, un operatore culturale per promuovere le tradizioni locali. Tridico ha poi toccato i nodi più urgenti: dall’ospedale di Castrovillari, le criticità della sanità, allo spopolamento che affligge la Calabria. «Non è tollerabile -ha denunciato- che chi si ammala debba chiedersi a quale politico rivolgersi per farsi curare. È inaccettabile dover rinunciare a cure adeguate nella propria regione». Sull'occupazione giovanile, l’ex presidente Inps ha parlato della necessità di creare quattro poli tecnologici e formativi in regione, per offrire ai giovani competenze e opportunità in linea con le esigenze di mercato. Non sono mancati i riferimenti alla carenza idrica, definita «una vergogna che colpisce troppe comunità calabresi», e alla mancanza di infrastrutture adeguate: «Cosa me ne faccio di un Ponte sullo Stretto -ha detto- se poi per raggiungere Reggio Calabria da Cosenza ci vogliono cinque ore?». Tridico ha concluso sottolineando l'urgenza di rilanciare l’industria e potenziare i collegamenti infrastrutturali e di trasporto, così da rendere più accessibili le diverse aree della regione.