L’annuncio del leader dei Diritti Civili, Franco Corbelli

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TARSIA - Una importante notizia per l'Italia e il mondo. Riapre domani, a Tarsia, in Calabria, significativamente nella Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, il cantiere e riprendono i lavori per la realizzazione del Cimitero internazionale dei Migranti, che erano fermi da 5 anni, causa pandemia e vari ostacoli burocratici. La grande soddisfazione di Corbelli (Diritti Civili) che per la realizzazione di questa straordinaria opera di Civiltà, conosciuta e apprezzata a livello internazionale, lotta ininterrottamente da 12 anni!

Bnl

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, informa, in una nota, che «a Tarsia, in Calabria, riprenderanno domani, venerdì 3 ottobre, in occasione di una ricorrenza importante e particolarmente significativa, la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, in ricordo delle vittime dei tragici naufragi, i lavori per la realizzazione della più grande opera umanitaria al mondo, legata alla tragedia dell’immigrazione, il Cimitero internazionale dei Migranti, che darà dignità alla morte di tutte quelle sfortunate persone (uomini, donne e bambini) che perdono la vita nei tragici naufragi e che vengono seppelliti, senza un nome, con un semplice numerino, in tanti piccoli sperduti cimiteri, quasi tutti calabresi e siciliani, che di fatto ne cancellano così la memoria e ogni riferimento per i loro familiari dei lontani, poveri Paesi del mondo che non sanno dove andare un giorno a cercarli per poter portare un fiore e dire una preghiera. Con il grande Memoriale di Tarsia, per le vittime dei tragici naufragi nel Mediterraneo, questa disumanità sarà definitivamente cancellata. Il cantiere sta dunque per essere riaperto. Domani mattina alle 11, per dare simbolicamente il via alla ripresa dei lavori, saremo al sito insieme al sindaco Roberto Ameruso, al responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, ing. Ernesto Martucci e uno dei due progettisti, l’ing. Donato D’Anzi, -afferma Corbelli-. I lavori (finanziati dalla Regione Calabria) erano iniziati 7 anni fa, alla vigilia del Natale 2018. Dopo un anno, alla fine del 2019, esaurita la prima tranche e causa anche lo scoppio della pandemia, si erano fermati. Adesso, domani, venerdì, finalmente riprenderanno per essere ultimati. Alla fine di luglio c’era stato l’affidamento definitivo, da parte del Comune di Tarsia, dei lavori alla ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto e nel mese scorso (settembre) la stessa ditta insieme all’ufficio tecnico del comune di Tarsia avevano effettuato un sopralluogo nel cantiere, dove sta sorgendo la grande opera. Esprimo tutta la mia soddisfazione per questo importante risultato -continua l'attivista per i diritti umani- e ringrazio quanti ci consentono di realizzare questa opera straordinaria, conosciuta e apprezzata in Italia e a livello internazionale. Ricordo che il Cimitero internazionale dei Migranti, per la cui realizzazione lotto ininterrottamente dal 12 anni, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, sorge su una vasta area di quasi 30mila mq, una collina della Pace, di fronte al Lago, e, significativamente, al vecchio camposanto comunale, in parte ebraico, e proprio a un tiro di schioppo dall’ex Campo di Concentramento di Ferramonti, un luogo di prigionia durante la seconda guerra mondiale ma anche un posto dove è sempre prevalsa l’umanità e la solidarietà e nessuno degli oltre 3000 internati ha subito mai alcuna violenza. Per questa vicinanza e questa storia di solidarietà e umanità di Ferramonti è stato scelto il sito di Tarsia per la realizzazione del Cimitero dei Migranti, che sarà intitolato al piccolo Alan Kurdi, il bambino siriano morto, agli inizi di settembre del 2019, sulla costa davanti la Turchia, insieme alla giovane mamma Rehana e al fratellino Galip, e diventato purtroppo il simbolo dell’immane tragedia dell’immigrazione. Saranno a Tarsia il giorno dell’inaugurazione la zia paterna(che vive in Canada e con la quale sono in contatto da alcuni anni) e il papà del piccolo Alan, che è rimasto in Siria».

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