SAN MARCO ARGENTANO - Il 25 novembre San Marco Argentano ha vissuto una giornata intensa, forte e profondamente partecipata: una marcia simbolica e concreta contro la violenza di genere, capace di unire istituzioni, scuole, associazioni, famiglie, giovani e cittadini in un’unica voce collettiva.
«Partiti da Piazza della Riforma alle 09:45 -si legge nella nota della consigliera comunale delegata alle pari opportunità, Antonella Iannoccaro-, abbiamo percorso via XX Settembre e via Roma fino a raggiungere Piazza Duomo, trasformando un semplice tragitto in una traversata di consapevolezza, responsabilità e memoria condivisa. Il corteo, numeroso e rumoroso nella sua determinazione, ha portato per le strade della città un messaggio potente: San Marco Argentano dice no alla violenza di genere, senza esitazioni e senza ambiguità.
Tra le presenze istituzionali che hanno dato forza all’iniziativa, il Comune di San Marco Argentano rivolge un ringraziamento speciale al Comune di Sant’Agata di Esaro, rappresentato dalla Vice-Sindaca Adriana Amodio, dalla vicepresidente della Commissione alle Pari Opportunità Palmira Nocito, e da una delegazione dell’IPSIA Sant’Agata di Esaro – Scuola del Legno, che ha voluto condividere questo momento con un’autentica partecipazione civica. La loro presenza ha rafforzato il legame tra comunità che scelgono di educare insieme al rispetto, alla dignità e alla parità.
Fondamentale, come sempre nelle iniziative che parlano di futuro, è stata la presenza delle scuole: gli studenti dell’IIS di San Marco Argentano, quelli dell’Istituto Comprensivo “V. Selvaggi”, e i bambini e le famiglie della Scuola Nido Paritaria “Il Nido degli Angeli” hanno portato un contributo prezioso, fatto di entusiasmo, ascolto, sensibilità e domande. Giovani che non hanno semplicemente partecipato, ma che stanno costruendo, giorno dopo giorno, un osservatorio scolastico sulla violenza di genere, diventando parte attiva di un percorso culturale che guarda lontano.
L’iniziativa ha trovato ulteriore forza grazie a una larga convergenza della Comunità Educante, che ha condiviso e sostenuto la marcia anche attraverso la firma del Patto Educativo. Hanno aderito realtà fondamentali per il tessuto sociale del territorio: la Caritas Diocesana di San Marco Argentano-Scalea, il CIF, la Misericordia, l’Associazione Noi con Voi ODV, Le Rose di Gerico, Filo Blu, Oltre le Barriere, Kairos, Radio San Marco Scalo, numerosi cittadini e componenti della società civile, Don Angelo Longo in rappresentanza delle parrocchie del centro cittadino, Silvio Cilento, presidente dell’ARCI provinciale, Maria Rosa Vuono, presidente della cooperativa OPLÀ, e l’Associazione La Gioia ODV, la cui partecipazione arricchisce il cammino comune verso una comunità che sceglie di proteggere e prevenire.
All’arrivo in Piazza Duomo, la marcia si è trasformata in un momento ancora più significativo: uno spazio di riflessione condivisa in cui alcuni studenti hanno scelto di partecipare all’esperienza della Human Library, la “biblioteca vivente” che permette di ascoltare storie reali raccontate in prima persona, un metodo nato per abbattere stereotipi e pregiudizi attraverso il dialogo diretto e autentico. L’ascolto delle testimonianze custodite nelle Human Library ha dato profondità all'iniziativa: i ragazzi hanno scelto di mettersi in relazione con vissuti complessi, aprendo uno spazio umano di confronto che è il cuore più autentico della prevenzione culturale.
Un grazie sentito va inoltre a chi ha garantito che l’intero evento si svolgesse nella massima sicurezza: i Carabinieri della Stazione di San Marco Argentano, i Vigili Urbani del Comando di San Marco Argentano e il vigile della rappresentanza di Sant’Agata di Esaro, che con professionalità e presenza costante hanno accompagnato ogni passo della marcia, rendendo possibile un corteo partecipato e sereno. Ugualmente preziosa è stata la collaborazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dei ragazzi del Servizio Civile ARCI provinciale, e il supporto della Misericordia, che ha garantito il servizio ambulanza per tutta la durata dell’evento. La partecipazione incondizionata di S.E. Stefano Rega ha dato un ulteriore segno di vicinanza e condivisione. Questa marcia non è stata un semplice evento, ma un atto collettivo di responsabilità e ascolto. La comunità educante di San Marco Argentano ha mostrato di saper accogliere le voci dei giovani, di saperle ascoltare davvero. Perché gli adulti hanno un dovere: riconoscere che tutti siamo stati bambini, anche se troppo spesso ce ne dimentichiamo. Ricordarlo -conclude la nota- è il primo passo per costruire un futuro in cui il rispetto non sia un’eccezione, ma un fondamento».
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