«Basta elemosine di Stato: serve un Reddito Integrativo Unico»

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SAN MARCO ARGENTANO - «Il sistema dei tirocini collegati ai PON, al Reddito di Cittadinanza, all’Assegno di Inclusione e oggi al Programma GOL è un labirinto burocratico che umilia i cittadini e tradisce la Costituzione». A denunciarlo è Franco Fasano, sedicente attivista del Movimento 5 Stelle di San Marco Argentano, che chiede un intervento immediato e strutturale sulle politiche sociali nazionali e regionali.

Secondo Fasano, l’attuale struttura dei percorsi di inclusione è frammentata, incerta e senza garanzie reali, con risorse divise su piattaforme diverse e con importi che non assicurano il minimo potere d’acquisto dignitoso: «Con 500 euro al mese non si vive: si è condannati alla povertà permanente».
Fasano ricorda che in Danimarca un adulto riceve 1.325 euro più il contributo per l’abitazione. «Perché in Italia chi supera i 40 anni deve essere considerato un peso? Basta con la cultura della rottamazione sociale».
In Calabria, nel Programma GOL l’indennità può arrivare a 650 euro, ma solo per pochi mesi. «Non è politica sociale -ha dichiarato Fasano- è una mance mascherata. Grido forte anche ai Comuni: dov’è la vostra voce? Dove sono le amministrazioni che dovrebbero difendere i cittadini? Perché vi girate dall’altra parte?». Fasano denuncia la totale assenza di iniziativa istituzionale locale: «Molti Comuni tacciono, non prendono posizione, non convocano tavoli sociali, non pressano la Regione e non ascoltano chi sta vivendo difficoltà reali. È un silenzio che fa più male della povertà stessa. Un silenzio che lascia senza parole e senza speranza. -E aggiunge- Un’amministrazione che non difende i suoi cittadini più fragili è un’amministrazione che abdica alla sua funzione costituzionale».
Fasano chiede: «l’istituzione di un Reddito Integrativo Unico e Universale, basato sugli articoli 2, 3 e 4 della Costituzione, che preveda minimo 1.100 euro mensili, adeguati ai reali costi di vita ISTAT, con continuità e non misure sperimentali, percorsi formativi autentici, non tirocini fittizi».
Rivolgendosi alla politica nazionale: «Meloni, Conte: avete promesso dignità, ma la dignità non si promette, si costruisce. Gli italiani non vivono di slogan, ma di diritti e di reddito. Se in Europa si può -conclude Fasano-, si può anche in Italia. I cittadini non sono sudditi e non saranno più trattati come tali. È tempo di un vero welfare, moderno e rispettoso della persona».

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