Il sindaco precisa la natura della sua presenza

CASSANO ALL'IONIO - «In merito al tentativo di strumentalizzazione e disinformazione social, rispetto al comunicato diffuso dai parroci delle comunità parrocchiali del Comune di Cassano All’Ionio riguardante il pellegrinaggio del Crocifisso, è bene evidenziare che la mia partecipazione in qualità di Sindaco, unitamente a quella dell’Amministrazione Comunale c’è stata, come per tutti gli altri eventi ecclesiastici, per richiesta e invito della Chiesa Cassanese».

Lo dichiara il sindaco di Cassano all’Ionio, Giovanni Papasso, in una nota diffusa, nella quale si legge ancora: «Più precisamente le modalità di partecipazione e gli interventi sono stati concordati e condivisi con il Rettore della Basilica Minore Cattedrale. Negli anni, il rapporto tra il sottoscritto, il vescovo e anche i parroci è sempre stato improntato alla lealtà, alla chiarezza, alla condivisione, nel rispetto reciproco dei ruoli. Abbiamo lavorato insieme per il bene comune, ascoltando e accogliendo le molteplici richieste pervenute dalle comunità parrocchiali con spirito di servizio e condivisione. Ad ogni evento, negli anni e in particolare nel corso dell’ultima consiliatura, dietro invito abbiamo garantito una laica presenza istituzionale sobria e misurata. Proprio perché sono noti a tutti il mio rispetto e la mia devozione al Crocifisso, tanto che ho l'onore di ricoprire la carica di presidente dell’associazione nazionale delle Città del Santissimo Crocifisso, suona come una gravissima offesa l'aver semplicemente pensato di voler strumentalizzare a scopi diversi da quelli istituzionali la figura del Crocifisso. Alla luce di ciò sembra strano come, proprio in questo periodo, c’è chi vedrebbe la presenza del Sindaco e dell'Amministrazione comunale agli eventi ecclesiastici come una strumentalizzazione. Anzi, proprio per non confondere la celebrazione religiosa del pellegrinaggio del Crocifisso con l’imminente competizione elettorale mai un post è stato pubblicato sui social per evidenziare la mia presenza (per come invece è avvenuto per altre persone) con l’obiettivo di rispettare il culto dei cassanesi e il loro rapporto col Santissimo Crocifisso. Anzi, preciso, che non sono candidato e i cittadini stanno apprezzando proprio il fatto che sto tenendo ben separato il mio ruolo di sindaco da quello di sostenitore elettorale di uno dei candidati a sindaco. Desidero, infine, esprimere la piena condivisione dei contenuti riportati nella nota dei parroci cassanesi, concordando sull'importanza di preservare la sacralità di questo evento, evitando qualsiasi forma di strumentalizzazione politica o elettorale che va rivolto, in primis, a coloro i quali mai hanno partecipato a queste iniziative e oggi sono, invece, onnipresenti. In questo momento delicato, caratterizzato dalla campagna elettorale in corso, mi permetto sommessamente di suggerire ad alcuni parroci, con lo stesso spirito che li ha portati ad emanare la loro nota, a osservare le regole di una corretta gestione dei rapporti pubblici, evitando interventi o comportamenti che possano influenzare l'agire degli elettori. Sarebbe opportuno, infatti, che luoghi simbolo, non venissero usati, come invece è avvenuto a Lauropoli, per fare iniziative elettorali. È fondamentale che tutti, istituzioni civili e religiose, contribuiscano a mantenere un clima di serenità nel rispetto della laicità delle istituzioni e della libertà di coscienza dei cittadini. Rinnovando la stima e l'affetto verso il vescovo e vice presidente Cei Monsignor Francesco Savino e tutti i sacerdoti del nostro Comune, auspico che il pellegrinaggio del Crocifisso continui a essere un momento di autentica fede e unità per tutta la comunità cassanese e invito i cittadini a partecipare alle prossime tappe in programma».

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