«Gestione fallimentare dell’acqua»

Navanteri

COSENZA - «In questi giorni, la Calabria sta affrontando una vera e propria emergenza idrica, con disagi gravissimi per migliaia di famiglie e attività produttive. Le alte temperature delle settimane appena trascorse, unite alla cronica inefficienza della rete idrica e all’assenza di politiche strutturali, rendono sempre più evidente il fallimento della politica nella gestione di una risorsa vitale come l’acqua». 

È quanto si legge in una nota diffusa dal Segretario Generale della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre, nella quale si evidenzia ancora: «Ciò che ci preoccupa maggiormente è che, nel pieno della campagna elettorale per le regionali, nessuno dei candidati alla presidenza della Regione sembri voler affrontare seriamente questo tema. L’acqua non può restare fuori dai programmi e dalle priorità politiche: è una questione di civiltà, di giustizia sociale e di sviluppo. Come FILLEA CGIL Calabria lo diciamo da tempo, e lo ribadiamo con forza: la messa in funzione delle dighe incompiute della nostra regione – dalla Diga dell’Esaro a quella del Re Sole, nella provincia di Cosenza, alla Diga del Melito nel Catanzarese, fino alla Diga del Metrano nella provincia di Reggio Calabria – deve diventare una priorità assoluta. Non si tratta solo di una risposta all’emergenza climatica, ma di una grande occasione di lavoro e di sviluppo sostenibile. Completare queste infrastrutture significherebbe creare migliaia di posti di lavoro nel settore delle costruzioni, rilanciare l’economia dei territori interni e garantire finalmente autonomia idrica a una regione troppo spesso costretta a rincorrere soluzioni tampone. Serve un Piano Idrico Regionale serio, ambizioso e concreto. Basta promesse. Alla nuova legislatura chiediamo un cambio di passo: le dighe non possono più essere “cattedrali nel deserto”, ma opere strategiche per affrontare il futuro. Chi si candida a governare la Calabria dimostri, con i fatti, di voler costruire soluzioni, non slogan».

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