MORANO CALABRO - Era stato approvato dalla Giunta Municipale nel mese di maggio scorso il progetto “Spazio Empatia”, e ora, dopo un breve periodo di istruttoria, grazie a un finanziamento proveniente da risorse statali destinate al potenziamento dei servizi sociali, domenica 7 dicembre 2025 il centro sarà inaugurato e sarà pronto a fornire ascolto, assistenza e orientamento a quanti sperimentino forme di disagio.
La manifestazione sarà preceduta innanzitutto da un convegno (ore 17.00 Sala consiliare) al quale prenderanno parte esponenti delle istituzioni e della politica, quindi da un percorso sensoriale dimostrativo.
Il programma, frutto dell’impegno dell’assessore Josephine Cacciaguerra, avrà sede in un ambiente riservato al primo piano del Chiostro San Bernardino e dotato di moderni arredi e ausili; si parla di un presidio che ospiterà cinque addetti. Saranno operative le seguenti figure: Psicologo/a; Nutrizionista; Educatore/trice Professionale Socio-pedagogico; Esperto/a in salute sessuale e relazionale.
Sarà possibile ricevere consulenze e avviare itinerari di accompagnamento e supporto individuale. Lo si potrà fare in presenza, interloquendo direttamente con gli specialisti, o tramite il sito internet www.spazioempatia-morano.it. Nel portale, appositamente realizzato, una chat anonima consentirà di confrontarsi con i professionisti dell’hub ai quali potranno essere segnalate vicende soggettive o di terzi di cui si fosse a conoscenza, ma anche chiedere notizie per eventuali prese in carico o quant’altro. «Sono passati soltanto sei mesi da quando l’Amministrazione ha deliberato in merito a questa rilevante iniziativa, e oggi, con grande soddisfazione, teniamo fede alle promesse e inauguriamo lo “Spazio Empatia”» affermano il sindaco Mario Donadio e l’assessore Josephine Cacciaguerra. «Abbiamo lavorato senza sosta per giungere a questo risultato, nell’intento di dare risposte alle esigenze della nostra gente e, nella fattispecie, sperimentare un approccio integrato e multidisciplinare nelle situazioni di fragilità. È un tassello rilevante nelle politiche sociali da noi attivate, in una visione che mira a sostenere e supportare concretamente i membri più deboli della comunità, con interventi basati sulla comprensione e, appunto, sull’empatia. Confermiamo pertanto la nostra attenzione alla persona e continuiamo a investire capitali e competenze nel rafforzamento del welfare di prossimità. Offrire tal genere di servizio significa dare seguito a domande di “soccorso” e lenire ferite, implicite o esplicite, che, diversamente, sarebbe difficile individuare e curare. Perché la nostra idea di fondo è e resta quella di voler costruire basi solide e finalizzate alla formazione di un consorzio civile più umano e solidale».
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