Il Consiglio regionale approva all’unanimità la proposta di Laghi

REGGIO CALABRIA - Un importante passo verso un sistema sanitario più equo, sostenibile e solidale. È stata approvata all'unanimità la proposta di legge avanzata dal capogruppo in Consiglio regionale di De Magistris Presidente, Ferdinando Laghi, per il recupero, il reimpiego e la donazione a fini di riutilizzo di farmaci in corso di validità, destinati sia all’uso umano che veterinario.

La normativa disciplina le modalità di raccolta e di accesso gratuito da parte dei cittadini a farmaci non utilizzati ma ancora in corso di validità e che non necessitino di conservazione a temperatura controllata, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica, promuovere la solidarietà sociale e la biosicurezza, contenere la spesa farmaceutica regionale e ridurre l’impatto ambientale legato allo smaltimento improprio dei medicinali, che da elementi di cura diventano, se mal gestiti, motivo di rischio per la salute. Ogni anno in Italia, infatti, si sprecano farmaci per un valore stimato di 8 miliardi di euro, su una spesa farmaceutica totale di circa 29 miliardi. Una quota enorme di farmaci, infatti, si perde perché non utilizzata. E accade che farmaci necessari e di difficile reperimento per malattie rare, come la talassemia, da un lato vengano buttate via, mentre tanti Pazienti hanno difficoltà a reperirli. La Calabria, nello specifico, ha una spesa pro capite per farmaci tra le più elevate a livello nazionale, sia a carico del sistema sanitario regionale che del singolo cittadino. È per questo che la legge vuole trasformare uno spreco in una risorsa. Ma oltre a limitare gli sprechi, la proposta di legge rappresenta un concreto gesto di solidarietà sociale, contrastando, anche grazie al coinvolgimento degli ETS (Enti del Terzo Settore) il mercato nero dei farmaci. 
«Grazie a questo provvedimento, la Regione Calabria si fa così promotrice di una visione innovativa e responsabile della sanità pubblica, in cui ogni risorsa viene valorizzata e restituita alla collettività. Con questa iniziativa -ha aggiunto Laghi- vogliamo contribuire a costruire un modello su scala nazionale che metta insieme responsabilità civile, efficienza sanitaria e tutela ambientale».


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