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Sashimono-shi: l'arte giapponese dei mobili a incastro

Sashimono-shi: l'arte giapponese dei mobili a incastro
Agos

Il Giappone è un luogo pieno di fascino ed è noto come le tradizioni artigianali, nel corso della sua storia, siano state affinate a un punto tale da produrre opere di incredibile bellezza e precisione. Un classico esempio è rappresentato dalla falegnameria giapponese, famosa per creare giunti a incastro che non necessitano di chiodi o collanti per essere assemblati insieme. In realtà la tradizione della falegnameria giapponese è costituita da quattro distinte scuole: Miyadaiku, Sukiya-daiku, Sashimono-shi e Tateguya, che fanno capo ad altrettante professioni che hanno a che fare con la lavorazione del legno.


Le prime due, per esempio, rappresentano il ramo della carpenteria e si occupano prevalentemente della costruzione di edifici in legno; il Miyadaiku delle grandi opere, come i santuari e i templi per esempio, mentre il Sukiya-daiku si occupa della costruzione delle Case da tè e delle abitazioni. Sashimono-shi e Tateguya, invece, sono i rami della falegnameria vera e propria, che si occupano della realizzazione di mobili, suppellettili, finiture, porte e finestre scorrevoli.

L'arte dell'incastro tra Oriente e Occidente
Una delle caratteristiche della falegnameria giapponese, come accennato anche in precedenza, è quella di realizzare giunture a incastro estremamente complesse e di incredibile bellezza; indipendentemente dalla scala dell'opera realizzata, che si tratti di un tempio di grandi dimensioni o di una semplice porta scorrevole, l'intera struttura che la costituisce è tenuta insieme e si sorregge senza l'ausilio di chiodi metallici, legature o sostanze adesive, ma soltanto mediante un complesso e raffinato schema di incastri.
Delle quattro diverse scuole che abbiamo nominato prima, vogliamo parlare nello specifico della Sashimono-shi, ovvero l'arte di creare mobili e suppellettili per la casa assemblati a incastro. Negli ultimi anni, infatti, questa particolare branca della falegnameria giapponese ha cominciato a diffondersi in altre nazioni riscuotendo un grosso successo; anche in Italia si è risvegliato un certo interesse per questa arte, soprattutto a causa delle nuove linee guida dettate da ecodesign ed economia circolare.
L'arte degli incastri in falegnameria, però, non è certo un fenomeno legato esclusivamente alla cultura nipponica; già nell'antico Egitto, infatti, i falegnami erano versati nella tecnica dei giunti a incastro.
In questo campo, quindi, le differenze tra il mondo occidentale e quello orientale sono dovute principalmente al fatto che in Oriente, nel corso dei millenni e a dispetto degli eventi storici, l'arte della falegnameria non ha subito interruzioni ma si è andata affinando sempre più. L'Occidente, invece, ha subito un notevole impoverimento durante il Medioevo; i mobili realizzati durante questo periodo, infatti, erano grezzi e massicci ed erano tenuti insieme da trespoli o comunque da incastri elementari, eseguiti in maniera rudimentale. Fu solo a partire dall'inizio del XV secolo, e fino alla fine del XVI secolo, che si assistette al “Rinascimento” in tutti i campi, incluso quello delle arti e dei mestieri.

La levigatura del legno
L'arte della falegnameria in Occidente ha subito un'altra battuta d'arresto a causa della massiccia industrializzazione, e in particolar modo con l'introduzione del metodo produttivo messo a punto da Henry Ford: la catena di montaggio.
La produzione industriale dei mobili ha messo in crisi il settore artigianale e i falegnami hanno dovuto adeguarsi rinunciando a tecniche antiche, ma costose e dai lunghi tempi di realizzazione, perdendo così la manualità necessaria a realizzare gli incastri di precisione. La diffusione delle macchine a controllo numerico computerizzato e l'uso del laser hanno permesso di reintrodurre la tecnica degli incastri, ma sempre subordinata all'uso della tecnologia. Sul sito https://espertoutensili.com, infatti, è possibile rendersi conto di come la tecnologia moderna abbia influito in maniera non indifferente riducendo al minimo la manualità degli artigiani.

La realizzazione manuale degli incastri
L'arte giapponese del Sashimono-shi, invece, si gioca tutta sull'abilità di realizzare incastri complessi e perfetti a mano, adoperando esclusivamente gli scalpelli per legno. A prima vista questi incastri risultano estremamente complessi, ma in realtà una volta che si conosce lo schema la loro realizzazione diventa abbastanza facile; proprio per questa ragione, infatti, gli antichi maestri giapponesi custodivano gelosamente i modellini dei diversi tipi di incastro, e li tramandavano solo ai loro migliori allievi.
Alcuni laboratori di falegnameria italiani, soprattutto quelli che ospitano anche strutture di formazione professionale per le nuove generazioni di artigiani, hanno mostrato un notevole interesse nella disciplina del Sashimono-shi e tengono dei corsi specifici sulle seghe, pialle, scalpelli e altri utensili manuali nipponici; periodicamente, inoltre, invitano anche dei maestri falegnami dal Giappone per tenere lezioni nei loro atelier.
Per coloro che lavorano il legno a livello hobbistico e amatoriale, invece, la rete fornisce ampie informazioni e materiale di studio per cominciare ad apprendere i rudimenti di quest'arte così affascinante, anche a livello di tutorial video.

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