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Tovo San Giacomo - Sant'Agata di Esaro: «Due Paesi, una Comunità»

I sindaci Oddo e Nocito, novembre 2022, a Sant'Agata di Esaro I sindaci Oddo e Nocito, novembre 2022, a Sant'Agata di Esaro
Agos

SANT’AGATA DI ESARO – Le comunità di Tovo San Giacomo (Savona) e della cittadina dell’Esaro suggelleranno – nel corso della giornata odierna – l’atto di gemellaggio il cui iter è iniziato già nel 2022. Il Consiglio comunale della cittadina savonese, infatti, aveva deliberato in tal senso ad ottobre scorso e poi a novembre una loro delegazione arrivò qui, nel borgo incastonato tra i Monti della Catena del Pollino. Il Consiglio Comunale santagatese confermò, al contempo, la sua delibera consiliare quale primo documento del patto di gemellaggio.

Le due comunità erano già legate da un patto di amicizia del 2015, ma il rapporto fra Tovo San Giacomo e Sant’Agata di Esaro nasce a fine anni ’60 con i primi flussi migratori che portano nel piccolo centro ligure numerosi santagatesi che negli anni, con il loro apporto lavorativo e professionale, hanno contribuito alla crescita economica del territorio. Nel corso di questi anni tanti hanno lavorato con amore e passione per questo legame, ma in particolare il pensiero è rivolto compianto Florindo Sirimarco, che diede l’input particolare affinché la cosa si tramutasse in realtà. In occasione della Sagra della Castagna 2022, il 13 novembre, il sindaco tovese, Alessandro Oddo, firmò in nome dell’Amministrazione l’unione delle due comunità insieme al suo collega santagatese Mario Nocito. Ora è lo stesso Nocito, che con una sua delegazione di amministratori e componenti del Comitato di Gemellaggio “Sant’Agata d’Esaro – Tovo San Giacomo”, che ricambierà la visita per dar vita al programma predisposto e denominato non a caso: «Due Paesi, Una Comunità”. Stamani, dunque, sarà sottoscritto l'Atto di gemellaggio con la comunità ligure. Nel corso dell'evento si terrà l'intitolazione del "Giardino Sant'Agata di Esaro" e la piantumazione di un albero di castagno, consolidando così il rapporto di amicizia fra le due comunità che ha legami profondi e forti, come profonde e forti sono le radici dell'ulivo che abbellisce dal 2015 piazzetta Tovo San Giacomo a Sant'Agata di Esaro. Il programma dettagliato della giornata, stilato dall’Amministrazione tovese in collaborazione con il Comitato di Gemellaggio, prevede alle ore 11,30, in via Roma, l’intitolazione del "Giardino Sant'Agata di Esaro, comune gemellato" e piantumazione di un albero di castagno in segno di amicizia. Quindi, nel primo pomeriggio presso il Museo dell'Orologio da Torre “G.B. Bergallo” avverrà la Firma dell'Atto di gemellaggio. Alle ore 18, nella Sala consiliare "Paolo Oddo" in Municipio "Sant'Agata, una pieve sull'Esaro", storia di Sant'Agata di Esaro a cura dell'architetto Castore Sirimarco, figlio del compianto Florindo. Più tardi, nel Salone delle Feste di via Accame, il Concerto della Banda della Società Filarmonica Moretti offerto dalla comunità santagatese di Tovo San Giacomo a cui seguirà un rinfresco a base di prodotti liguri - calabresi a cura della Pro Loco di Tovo San Giacomo. Domattina, l’evento finale alle ore 10, in piazza Don Pino Zunino, inaugurazione di ”Banchetti in Ciassa”, seconda edizione organizzato sempre dalla Pro Loco tovese. Alle iniziative saranno presenti: una delegazione del comune di Seregno (Monza - Brianza) e del Comitato del Gemellaggio Seregno - Sant'Agata di Esaro. Difatti, con entrambe le comunità, la cittadina santagatese ha un rapporto quasi filiale: con Tovo da un patto di amicizia dal 2015 che ora sarà sancito dal Gemellaggio e con Seregno da un Gemellaggio che ha già compiuto compie 30 anni. I sentimenti che ci uniscono ad entrambe sono racchiusi in alcune persone che hanno scritto pagine importanti, e tra tutti il compianto Florindo Sirimarco, protagonista indiscusso del legame con i tovesi, ed il prof. Mimì Gallo che ha spesso deliziato i convenuti con aneddoti e racconti che sono la storia del gemellaggio con Seregno. La presenza odierna a Tovo San Giacomo e l’impegno attuato dalle comunità nel portare avanti rapporti non solo istituzionali, ma di scambio in ogni campo, tra le due comunità, rappresenta il segno tangibile dell’unione che è stata instaurata.

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