fbpx

Lontani ma vicini con l’arte di Francesco Ferro

Lontani ma vicini con l’arte di Francesco Ferro
Agos

LUZZI - Lontani ma vicini.  E’ il sentimento che, anche attraverso l’arte, unisce tutti in tempo di Coronavirus. Soprattutto di chi vive ormai distante dalla terra natia ma che nel proprio cuore ne conserva, gelosamente e nostalgico, oltre alle proprie radici, i luoghi, i profumi, i ricordi, gli affetti. Ma anche la suggestività dei tradizionali riti della Settimana Santa.

Momenti intensi di grande pietà popolare che, a Luzzi, trovano il suo culmine con la processione dei Misteri della Passione e dell’Addolorata. Un appuntamento che molti   emigrati aspettano con ansia ed a cui non vogliono mancare. Quest’anno, però, a causa dell’emergenza sanitaria, non sono tornati. L’atteso e toccante evento non si terrà. Ne potranno rivivere le emozioni, però, anche attraverso l’arte di Francesco Ferro. Il pittore luzzese, che sin dagli anni settanta vive a Caronno Pertusella, in provincia di Varese, dove si trasferì dal suo paese natio per lavoro, ha riportato, per l’occasione, sulla tela uno dei quadri della Passione in processione il Sabato Santo: un espressivo “Gesù alla colonna” che sovrasta la cittadina luzzese. “Mi dispiace - ci dice al telefono Ferro -  che a Luzzi non possono fare la processione. Questa è la terza opera che realizzo sulla processione del Sabato Santo. La prima fu nel 2015, in occasione della 1^ “Rimpatriata dei Luzzesi nel mondo”. Partecipare alla processione è stata un’emozione trovata dopo circa 40 anni. Chissà cosa vorrei dirti ancora, ma l'emozione gioca brutti scherzi”. Tocca davvero l’animo il Cristo flagellato che sovrasta la cittadina luzzese e che il pennello di Ferro riporta sulla tela tra l’azzurro del cielo ed il verde che circonda le case del paese raccolte sulla cima di una collina. Colori che dalla martoriata Lombardia esprimono l’amore di Ferro per la propria terra, l’auspicio di un orizzonte sereno e la speranza che tutto andrà bene e presto sarà scritta la parola fine a questa brutta pagina della nostra storia.

© Riproduzione riservata



Abbonati a dirittodicronaca.it

Caro lettore, cara lettrice,
ci rivolgiamo a te sottovoce, per sottolineare il senso di gratitudine che, con il tuo continuo interesse, hai dimostrato durante questi anni di attività ininterrotta di informazione che DIRITTO DI CRONACA ha gratuitamente garantito sul Territorio dal 2009. A giugno 2020, nel pieno della pandemia, abbiamo chiesto un sostegno economico libero per far fronte a nuovi oneri economici e poter garantire il servizio di informazione. I risultati, purtroppo, non sono bastati a coprire tutte le spese. A quei pochi sostenitori, però, va il nostro profondo senso di gratitudine e di riconoscenza.
Quanto fatto potrà avere un seguito solo se ogni utente lo vorrà davvero, dimostrandolo fattivamente, anche se in maniera puramente simbolica: sostenendoci con l'irrisorio contributo di un solo caffè al mese. Questo darà la possibilità di accedere a tutti i contenuti della nostra piattaforma di informazione, che sarà resa più fruibile e più "smart" e arricchita di nuovi approfondimenti e nuove rubriche che abbiamo in cantiere da tempo ma che non abbiamo potuto realizzare per carenza di fondi.
Ti ringraziamo di vero cuore sin d'ora per quello che farai per sostenere Diritto Di Cronaca.

NON STACCARCI LA SPINA... AIUTACI A MANTENERTI SEMPRE INFORMATO!
Emanuele Armentano


abbonati per 6 mesi

abbonati per 12 mesi


Torna in alto

Video di Approfondimento

ozio_gallery_lightgallery

Sport

Editoriali

Rubriche

Informazioni

Partners