CASTROVILLARI - «Gli undici addetti al servizio di igiene dell’ospedale di Cariati ed i circa 70 impiegati nello spoke di Corigliano Rossano sul piede di guerra sono solo la punta dell’iceberg di un problema che sta per deflagrare».
Lo dichiara il consigliere regionale e segretario questore, Ferdinando Laghi, in una nota diffusa dove si legge ancora: «Come denunciato anche dai sindacati, sono quasi 500 i lavoratori in servizio nelle strutture sanitarie gestite dall’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, a trovarsi nelle medesime condizioni. Quindi con tre mesi di stipendi arretrati, in molti casi in situazioni familiari monoreddito e sotto la gestione di società a quanto pare in crisi. Tant’è che la stessa Asp sembra stia per affidare il servizio di pulizie ad altri. Si tratta di lavoratori che svolgono un lavoro delicato e di una commessa assai rilevante – circa 45 milioni di euro –: aspetti che richiedono una stretta vigilanza. Nei giorni scorsi ho già presentato un’interrogazione per chiedere lumi sulla situazione in cui versano i lavoratori dell’ospedale di Cariati e nelle prossime ore ne depositerò un’altra perché serve fare luce sull’intera vertenza che, come ormai acclarato, coinvolge tra 450 e 500 dipendenti. Chiederemo anche grandissima attenzione nella tutela dei livelli occupazionali, al momento del passaggio di lavoratori da un’azienda all’altra. Asp e Regione vigilino su tutti i processi in atto e intervengano, ove necessario, a ristorare i lavoratori, in attesa della riorganizzazione del servizio di igiene degli ospedali e di tutte le strutture sanitarie che rientrano nella governance dell’Asp. In un momento così delicato dell’anno -conclude-, alla vigilia delle festività natalizie, non si possono lasciare intere famiglie senza un’entrata, per di più da mesi».
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