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Fagnano: «Tutto tace sulla chiusura dello sportello bancario»

C'era una volta la banca a Fagnano... C'era una volta la banca a Fagnano...

FAGNANO CASTELLO - «Ancora tutto tace!». È l’esclamazione di Fabrizio Iapichino, consigliere di minoranza del gruppo “Fagnano nel cuore”, che a riguardo della chiusura dello sportello bancario nella cittadina montana dell’Esaro «attende ancora risposte in merito».

«Eppure le promesse si dovrebbero mantenere – aggiunge lo stesso – perché per chi non lo sapesse dal prossimo 20 luglio 2020 chi vorrà potrà firmare il documento che sto preparando a nome del Gruppo consiliare con il sottoscritto primo firmatario. La raccolta di firme sarà indirizzato al Presidente della Banca ed al Direttore generale, nella quale chiederemo «la riapertura della sede con almeno uno sportello operativo perché noi fagnanesi che non siamo per niente cittadini di serie B. Si punta ad arrivare a duemila firme, ma potranno sottoscrivere la protesta solo i clienti dell’istituto in questione. Al momento, di fronte al municipio, è rimasto solo lo sportello bancomat e, all’interno, al posto della banca che qui c’è stata per oltre cinquant’anni solo una scrivania e due sedie, nient’altro. «La chiusura dello storico sportello bancario del Credito cooperativo sta causando a tanti fagnanesi lo spostamento nella filiale presso la zona industriale di San Marco Argentano facendo perdere anche economia al nostro già povero paese». Invece, si pretende «almeno uno sportello operativo perché il rischio è quello che «se la situazione continua così anche l'economia finirà a Fagnano: chi viene qui in banca poi entra al supermercato per fare la spesa». Insomma, una situazione al limite della sopportazione specie per il dopo-lockdown, che forse meriterebbe maggiore attenzione da chi è preposto a farlo.

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