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Scura e Mauro a Castrovillari rassicurano ma il territorio vuole fatti In evidenza

Scura e Mauro a Castrovillari rassicurano ma il territorio vuole fatti

CASTROVILLARI - «Per supportare al meglio il bene comune nel bisogno di salute e di assistenza, è necessario potenziare e accrescere il personale, fondamentale per offrire più prestazioni e qualità sanitarie. Tutto ciò contestualizzandolo nel territorio e nella rete presente». È in sintesi quanto emerso dall’incontro che la Commissione Sanità Territoriale, con diversi operatori, ha avuto ieri sera, nella sala conferenze dell’Ospedale di Castrovillari, voluto dal Sindaco, Domenico Lo Polito, coordinatore dello stesso organismo, con il commissario per il Piano di rientro della Sanità calabrese, l’ingegner Massimo Scura.

Questi all’inizio e conclusione del momento, oltre a spiegare la filosofia del decreto 30, che -ha detto- “è migliorabile”, ha richiamato il senso dello stesso legato ad una razionalizzazione, come indicato dal Governo, ma al contempo “ad un potenziamento vero dei servizi (al di là delle solite preoccupazioni sulle strutture semplici o complesse) sul Territorio, per una migliore risposta alle esigenze di salute dei cittadini”. «Per questo è importante -ha richiamato tra l’altro- risolvere insieme il problema dei problemi: la penuria del personale (per il segretario comprensoriale della Gcil funzione pubblica, Franco Spingola, questo vuol dire, in una logica di concertazione, attenzionando bene le questioni, risolvere le stabilizzazioni, fare i concorsi e mettere mano alla mobilità possibile), che dovrà essere potenziato per rispondere ad una previsione di oltre mille posti in più per Calabria e di oltre 100 per lo Spoke di Castrovillari, facendolo passare, così, dagli attuali 122 a 226 con tutto ciò che ne consegue in termini di risposta alle patologie». Da qui l’importanza di un lavoro sinergico da parte di tutti per attivare circoli virtuosi per l’aumento del personale e, quindi, conseguente maggiore occupazione, fondamentale per dare contenuti veri ai servizi, ai livelli essenziali di assistenza e, più in generale, alla sicurezza di chi deve essere sostenuto nel suo percorso di salute.
Per questo il momento ha offerto una discussione complessiva tra le esigenze del Territorio in tutte le sue articolazioni, caratterizzata, pure, dal contributo del direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, il dottore Raffaele Mauro, su reparti e strutture della zona, in attesa di attenzioni e destinazioni specifiche per dare corpo e forza alle capacità presenti. E qui si è approfondito velocemente quali sono gli sguardi sulle vere necessità tra Unità, ambienti e strutture da migliore, aprire e sostenere.
Per questo il Direttore Sanitario del presidio ospedaliero, Salvatore De Paola, ha chiesto attenzione al Commissario ad Acta a fronte di valutazioni positive riconosciute per ruolo e funzioni svolti dallo Spoke di Castrovillari nell’intera provincia.
«Ma per dare forza a tutto ciò -è stato richiamato- c’è bisogno di riempire di contenuti ciò che si possiede», come affermato, tra gli altri, dai Sindaci di Saracena, Mario Albino Gagliardi, che ha chiesto attenzione sul sistema sanitario territoriale per accompagnare meglio il bisogno di salute; di Mormanno, Guglielmo Armentano, che ha messo in luce il ruolo riabilitativo del nosocomio del suo Comune; di Lungro, Giuseppino Santoianni, che ha posto l’urgenza della struttura di area, la Casa della Salute, per offrire assistenza; e di Frascineto, Angelo Catapano, che ha ribadito le necessità e come s’intende procedere. Mentre i sanitari presenti hanno voluto porre alcune questioni al Commissario, rappresentando le validità dei propri servizi o unità, polemizzando sulle contraddittorietà riscontrate nel decreto circa la volontà di ottimizzare delle risposte all’utenza come hanno richiamato, poi, con apposite argomentazioni, i dottori Varcasia parlando di Reumatologia, Filomia per Trasfusione, Laghi sui servizi più in generale con i vari problemi e discrepanze tra richieste e prestazioni, Perretti circa la questione Radiologia e Montagna sul Laboratorio Analisi e su ciò che lo dovrebbe interessare questo a partire dal decreto ministeriale n.84, secondo lei molto lontano dal contesto e realtà che vive la Calabria.
Questioni che sono state annotate dal Commissario. Al momento, inoltre, erano presenti per la Commissione Sanità Territoriale anche il presidente del Consiglio del capoluogo del Pollino, Piero Vico, con i consiglieri Giuseppe Santagada, Dario D’Atri, Francesca Dorato, il presidente dell’Ente Parco del Pollino, Mimmo Pappaterra e per le associazioni Aldo Foscaldi e Pino Angelastro oltre a cittadini, altri amministratori e diversi operatori sanitari.
Il confronto, a volte serrato e in qualche momento forte anche nei toni e nelle reazioni, specialmente riguardo il servizio di riabilitazione intensivo richiesto da Mormanno, su cui il Commissario ha spiegato l’impossibilità di essere svolto per una diversificazione di destinazione della struttura, ha nuovamente posto sotto i riflettori l’intera situazione dello Spoke e della Sanità nella zona, tra luci, ombre, urgenze ed eccellenze a cui il Commissario ed il Direttore Generale hanno assicurato attenzione. Ma in quell’ambito d’intervento predefinito ed indicato dalle normative in cui dovrà riarticolarsi la sanità calabrese, più a misura dei Territori, ridando dignità alla stessa sanità ed alle tante professionalità che vi operano. Un lavoro che non può avvenire, però, senza una vera e sostanziale sinergia nonché imprescindibile cambio di passo e di approccio dell’esistente rispetto al passato.
Reumatologia, Oculistica, Emodinamica, Ortopedia, Ginecologia, Sale operatorie, Pronto Soccorso e ruolo degli Ospedali di Mormanno e Lungro sono stati al centro -con le tante questioni legate proprio all’erogazione attenta dei vari servizi- del confronto per il quale il Sindaco Lo Polito ha nuovamente sollecitato interventi immediati, rispettosi delle attese e delle erogazioni, e per frenare quelle migrazioni che continuamente si registrano e che accrescono il disagio di chi può avere risposte sul posto.
«Naturalmente le interlocuzioni della Commissione presso gli organismi preposti continueranno nell’interesse della Sanità Territoriale -ha dichiarato il primo cittadino a margine della riunione- e del diritto di salute delle persone, che si vogliono perseguire con determinazione».
Lo stesso Lo Polito, stamattina ha pubblicato sulla propria pagina Fecebook: «Come presidente della commissione territoriale sanità ho richiesto al commissario regionale per la sanità in Calabria, ing. Scura, ed al direttore dell'Asp di Cosenza, dott. Mauro, di parlare a Castrovillari del decreto 30 e della riorganizzazione della rete ospedaliera. Ieri, nella sala convegni dell'ospedale di Castrovillari, alla presenza del direttore del p.o. di Castrovillari dott. De Paola, il sottoscritto unitamente ai sindaci del territorio, al personale sanitario ed alle parti sociali, all'ing. Scura ed al dott. Mauro sono state rappresentate le criticità presenti nel decreto 30 che non consentono una piena attuazione del diritto alla salute nel territorio, chiedendone la modifica. Gli stessi, dopo avere precisato che non esiste più l'ospedale spoke Castrovillari/Acri, ma unicamente l'ospedale spoke di Castrovillari, correggendo definitivamente quel pasticcio del decreto Scopelliti, che aveva visto la nostra precedente mobilitazione e ricorsi giudiziari, hanno dato disponibilità a prendere in considerazione le nostre fondate richieste. Aspettiamo fiduciosi le modifiche da noi proposte con la speranza della modifica del decreto 30 e la certezza che ove così non fosse sarà mobilitazione generale. Questo il nostro metodo, prima si propone direttamente a chi decide e poi, se non si raggiunge il risultato, si scende in piazza. Perché importante è il risultato per i cittadini e non la visibilità personale o il momento istantaneo di gloria della ribalta giornalistica. Avanti, insieme».

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Emanuele Armentano


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