Fino alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, la minoranza delle persone che se lo poteva permettere, si cibava con regolarità e a sufficienza. Il suo stile di vita complessivo era comunque improntato ad un sostanziale equilibrio fra le calorie ingerite ed il loro consumo nel corso delle ventiquattro ore.
Dieci le province con meno di 220 mila abitanti finite nel mirino della finanziaria (almeno nella sua stesura originaria), che rischiavano la soppressione. Si trattava di Ascoli Piceno, Biella, Crotone, Fermo, Isernia, Massa Carrara, Matera, Rieti, Vercelli, Vibo Valentia.
Ma dopo la generale levata di scudi da parte dei politici che avrebbero dovuto abbandonare le varie cariche, la proposta è subito sparita dal testo in esame e pare già caduta nel dimenticatoio.