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Francesco Fusca

Francesco Fusca

Scuola: Concorsi al via (2)

Tanto tuonò, che piovve! Ma l’acqua ancora non si vede, anche se il cielo è carico del grigio delle nuvole nere che portano pioggia. La pioggia, dissetante, dei desiderati sperati agognati concorsi, per una ‘sistemazione’ lavorativa giuridica, definitiva, delle Persone; ma, prima, per un Atto Dovuto di palese Giustizia e, quindi, di etica sociale.

Scuola: Concorsi al via

Era ora. Tanto tuonò, che piovve! Non ci dovrebbero più essere, ormai, ‘scappatoie’ per il Governo, perché l’atto dovuto della re-visione ri-visitazione delle Classi di concorso, attraverso Regolamento, c’è stato. Mercoledì notte, Consiglio dei Ministri: 20 gennaio 2016.
Le attuali 168 Classi di concorso scendono ora a 116, così come voluto dalla Legge n. 133/08 6 agosto, la quale, tra l’altro, sanciva l’aggiornamento e l’accorpamento delle Classi di concorso: da un lato, la riduzione; dall’altro, la proposta di nuove Classi di concorso in linea con le esigenze della socio-cultura attuale (sono state aggiunte 11).

Amianto: sorella morte sorride... beffarda, dell'umana stupidità...

Se ne parla poco. Si fa pochissimo. Pensiamo alla Salute e al Ben-Essere, e parliamo del livello politico di Governo dell’amianto. A livello regionale, a livello nazionale. Nonostante le Leggi ci siano e obblighino chi di competenza e garantiscano le Persone (?): Cittadini e Cittadine che pagano le tasse (salate!), per i servizi sociali tout court ma, in verità, per averne nulla o quasi niente.
La Morte sottile. Invisibile. Fantasma. L’amianto colpisce invade annienta. Il corpo subisce - soprattutto l’anima. Insomma, la materialità e la im-materialità della Persona, che è garantita tutelata salvaguardata dalla Costituzione e dalle altre norme italiane e dell’U. E. (Unione Europea).

Primo gennaio 2016: l'anno nuovo ti augura...

Siamo al giro di boa. In Mare aperto, anzi: -In pieno ampio smisurato Oceano! Con i tempi che corrono e che, velocemente, s-corrono e ci per-corrono dentro, tremendi…
Il 2016 bussa. Bussa forte alla Porta ed è insistente noioso prepotente. Mai nulla si ferma né tentenna né indugia…
Quando Mamma se n’è andata -dopo la sofferenza il dolore l’Uscita- mi ero fissato che il Sole, il giorno dopo, non avrebbe avuto l’ardire di sorgere illuminare riscaldare… Ma, così non è stato! E allora -incupito disfatto atterrato- ho capito cos’è la Fine. La mia Fine, la Fine umana: -La Giustizia della morte, Sorella.

Fatti d'amore e di sangue

francesco fuscaDalla lettura de IL CASO PERRI - Passione Onore Stirpe** emerge un quadro socio-culturale e politico-antropologico, dei primi decenni del Novecento dello scorso secolo, commovente struggente impressionante, che la dice lunga sul fatto che l’Uomo è sempre lo stesso, che non impara mai né dagli atteggiamenti-comportamenti umani della micro-Storia né da quelli della macro-Storia: la Storia universale.
La dice lunga sul fatto che, sempre, Bene e male si inseguono e si susseguono, si intrecciano e si mescolano, senza la speranza, ahimé!, di fondare, nei Valori della Giustizia e del Lavoro, il nuovo Umanesimo, di cui abbiamo disperato inderogabile categorico bisogno. Ieri come oggi.

Quale cultura della valutazione?

Quale cultura della valutazione? - Percorso lento tortuoso confuso della Politica scolastica governativa -

francesco fuscaLo aspettavamo il volume-ricerca-proposta di Loredana GIANNICÒLA sulla Valutazione ed è, finalmente!, arrivato.
Non ci ha delusi (e questo era prevedibile); ma amareggiati, sì! E questo, anche, lo sospettavamo. E l’amarezza è avallata da una indagine scientifica complessa -al di sopra di ogni sospetto minimalista o spettegolante- che intreccia i fili e li integra e li disperde tra: (A) Storia della Valutazione (e della Cultura della Valutazione) in Italia e oltre; (B) Senso e significato di Valutazione: parola ‘calda’ che, cliccando, apre un ventaglio di notizie interessanti e di informazioni colte, che sintetizzano la ricerca pedagogico-didattica di oltre mezzo secolo; (C) lo stato dell’arte in Italia, ad oggi (2.014), tra normativa sfilacciata e contraddittoria; ‘pennacchi’ di questo o di quello studioso (e dei correlati accoliti e lobby); ‘uscite’ da prima donna di questo e di quel Ministro/a del Governo per la Pubblica Istruzione, i quali -Governi e Ministri- si sono succeduti tra di loro troppo in fretta e nel tempo breve, nell’ultimo mezzo secolo, tra ‘frastuoni’ ‘rumori ‘voci’, confondendo ulteriormente le idee.

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