Dai banchi al Marocco, lezioni di integrazione a San Basile
- Un viaggio tra culture senza uscire da scuola
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- Pubblicato in Pollino Cultura e Spettacolo
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SAN BASILE - Seduti tra i banchi di scuola, ma in viaggio alla scoperta del Marocco. I bambini della scuola di San Basile hanno vissuto il secondo incontro del progetto "Identità a confronto" che gli ha permesso di conoscere da vicino la realtà del paese nordafricano, attraverso la narrazione e il confronto con alcuni ospiti beneficiari del progetto di accoglienza Sai.
Dopo la prima coinvolgente tappa che ha portato gli studenti arbereshe ad approfondire l'Afghanistan, il progetto ha vissuto la sua seconda tappa di viaggio attraverso l'incontro con gli aspetti culturali, storici e sociali del Marocco appresi in viva voce da marocchini che abitano la comunità di San Basile. «Crediamo -ha spiegato Caterina Pugliese, coordinatrice del Sistema di Accoglienza e Integrazione di San Basile- sia la conoscenza diretta delle persone la strada giusta per favorire e promuovere l'integrazione culturale. Dialogo e condivisione si stano rivelando davvero strumenti straordinari permettendo alle giovani generazioni di scoprire il mondo attraverso l'incontro con gli ospiti del progetto Sai. Ascoltare le storie di chi ha vissuto percorsi migratori complicati, spesso rischiosi, per fuggire da guerre o carestie è una «preziosa occasione di riflessione che permette di abbattere pregiudizi e favorire la comprensione reciproca -ha aggiunto la Pugliese- La scuola si trasforma in uno spazio di accoglienza e crescita umana, dove l'incontro tra culture diverse ha arricchito tutti i partecipanti». All’evento ha partecipato anche il dirigente scolastico Gianfranco Maletta, la cui presenza ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa nel percorso formativo degli studenti e nella costruzione di una comunità scolastica inclusiva. "Identità a Confronto" si conferma così un progetto fondamentale per valorizzare la diversità, promuovere il rispetto e costruire legami autentici tra le nuove generazioni e le persone rifugiate.
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