Concorsi a posto di Dirigente Scolastico. A che punto siamo?
- Pubblicato in Onestamente... 2016
In vista del Concorso a posti di DIRIGENTE SCOLASTICO, edizioni expressiva sta già organizzando corsi di preparazione. Fonti attendibili ritengono che sarà bandito prima del dicembre 2016 (settembre-ottobre) e che i Posti saranno circa mille.
Il Corso di preparazione al Concorso sarà presieduto e coordinato da Francesco FUSCA* e dalla sua équipe di Esperti di chiara fama.
Si procederà nella modalità del precedente Concorso; ma, resta fermo e chiaro che le indicazioni -di come sarà e di come si svolgerà veramente- si leggeranno nel Bando che, si prevede, sarà pubblicato per settembre 2016.
Gli interessati possono prendere contatti direttamente con l’Editrice attraverso i seguenti indirizzi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 0981/958389
* F. Fusca è Professore. Esperto. Ispettore emerito, Ministero P. I. / I. U. R.
f.to edizioni Expressiva
Concorso a posti di DIRIGENTE SCOLASTICO
A CHE PUNTO SIAMO? COSA BOLLE IN PENTOLA?
di Francesco FUSCA
Siamo in ritardo e in pentola bolle una confusa miriade di bollicine!
Epperò, c’è qualcosa di nuovo oggi nel sole / anzi d’antico…
Se siamo in ritardo e se in pentola bolle una confusa miriade di bollicine, cui prodest? A chi giova? A chi giova tutto questo? Succede per caso o si tratta di una scelta di Politica scolastica precisa e mirata? È meglio farla funzionare -la Scuola italiana- o è meglio la politica scolastica di basso profilo, ignorante dannosa incivile del: tiriamo a campa’, come va va, chi se ne frega?
Cui prodest scelus, is fecit (il delitto l’ha commesso colui al quale esso giova): per restare, ancora un attimo, al noto passo della Medea di SENECA e chiosare, così, le ‘cose’ nostre, del nostro Tempo, con quelle del passato lontano (e… ahimé, vicino!). E accorgerci che non è cambiato niente!
Tanto tuonò, dunque, che piovve! E qualche gocciola l’ha fatta cadere -finalmente!- Gabriele TOCCAFONDI il 9 giugno 2016, rispondendo all’Interrogazione dell’onorevole Maria COSCIA.
Difatti, al Question Time in Commissione Cultura della Camera dei deputati, il Sottosegretario ha sostenuto, per punti e in sintesi, che:
Così come vuole la Legge di stabilità 2016 (comma 217), la competenza organizzativa e di svolgimento del Concorso Direttivo ‘torna’ nelle mani del Ministero I. U. R. e non sarà più gestito, dunque, dalla Scuola Nazionale della P. A.;
Con Decreto, il Ministero stabilirà: (a) le modalità di svolgimento, (b) la ‘durata’ del ‘corso’, (c) le “forme di valutazione”;
Si lavora già (ad oggi, 13 giugno 2016) al Regolamento che sarà trasmesso -quale atto dovuto ma non vincolante per il Ministero- al C. S. P. I. (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione), per il “parere tecnico” di questo, e che sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale;
Ottenuti i ‘sì’ dei Ministeri della Funzione pubblica e dell’Economia e delle Finanze, il Concorso Direttivo sarà bandito secondo le direttive del Regolamento (nuovo); avrà la ‘forma’ del già sperimentato Corso-concorso; sarà esecutivo dall’anno scolastico 2017-18;
Dichiara Toccafondi: È intenzione del Ministero bandire il corso-concorso per tutti i posti vacanti e disponibili nell’anno scolastico 2016/2017, nonché per quelli che si renderanno tali nel successivo triennio. Ciò consentirà di eliminare il fenomeno delle reggenze;
Com’è noto, la Legge n. 107/15, comma 92, dispone di assumere circa 200 dirigenti scolastici, grazie allo scorrimento delle graduatorie del precedente concorso, bandito nel 2011;
Il nuovo Corso-concorso (i POSTI SARANNO MILLE circa e sono, sia chiaro e da sùbito, insufficienti) sarà bandito, con molte probabilità, ENTRO DICEMBRE 2016; esso è mirato a coprire tutti i posti vacanti e disponibili del corrente anno scolastico (2015-16) e tutti quei posti vacanti e disponibili del successivo triennio. Sarà così eliminato il pernicioso orribile squalificante fenomeno contro la Scuola chiamato significativamente ‘reggenza’ e, cioè, QUALCOSA CHE SI REGGE (PER NON CADERE!) E NON CHE SI DIRIGE E SI AMMINISTRA PER GOVERNARE (quale Governance della Scuola italiana - Scuola europea?). E non parliamo (nemmeno pensiamo!) al male che ha fatto alla Scuola del nostro Paese l’Incarico Direttivo…;
Infine, per modo di dire. Pulci alle orecchie di Matteo RENZI Stefania GIANNINI Toccafondi:
(1^) i ‘furbetti’ di casa nostra, di sempre -senza titoli o con titoli parziali- ce la faranno ancora con i soliti -rutinari e déjà vu- ricorsi compiacenti di uomini politici, sindacali…?;
(2^) le prove saranno ‘trappole’ alla maniera denunciata clamorosamente da don Lorenzo MILANI oppure prove selettive di conoscenza socio-culturale relative al livello raggiunto dal candidato/a sulla PROFESSIONALITÀ COMPETENTE COLTA nella Società conoscitiva glocale liquida; sulla Legislazione scolastica italiana ed europea; sulle Dimensioni europee dell’insegnamento e dell’apprendimento (quelle pedagogico-didattiche di ‘respiro’ e di ‘comparazione’ internazionale); psico-sociali (conoscenza e padronanza della Psicologìa dell’età evolutiva); metodologiche (le ‘aperture’ e le “buone pratiche” dell’uso dei Laboratori e della Ricerc-Azione); tecnologiche (la multimedialità tra virtuale e cartaceo), linguistiche (conoscenza e padronanza delle Lingue, a iniziare dalla Lingua italiana e sino a quelle europee)…;
(3^) I membri delle Commissioni esaminatrici saranno scelti tra i più noti e i più qualificati studiosi (oggettivamente) d’Italia oppure tra quelle persone ‘raccomandate’ (nelle svariate maniere di cui l’italica gente vanta fantasìa da vendere…) dai politici dei partiti, dai sindacati, dalle associazioni, dalle lobby professionali e dintorni…?;
(4^) il Capo d’Istituto, nell’odierno Sistema-Scuola, era ed è oggi, ancora di più, ‘pilastro’ e ‘struttura’ reggente e portante dell’Istituzione più importante significativa della Società italiana.