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Mascherine, un’indagine coinvolge di nuovo l’italo-marocchina Chaouqui

 

SAN SOSTI - Ricordate Francesca Immacolata Chaouqui, la pierre originaria del borgo del Pettoruto coinvolta in Vatileaks? Bene, per lei ora si ipotizza il reato di ricettazione. È stata un’indagine della Procura di Roma avviata alcuni mesi fa e relativa ad una maxi-commessa da 72 milioni di euro per l'acquisto di 801 milioni dispositivi di protezione individuali dalla Cina nella prima fase della pandemia da Coronavirus a far tornare alla ribalta la nota pierre. Ma lei – essendo in uno Stato garantista – ha affidato all’Agenzia “Adnkronos” la sua pronta replica: «Sono sbalordita – afferma – è tutto pazzesco. È un errore perché io curo solo la comunicazione e sono pagata per una attività lecita e alla luce del sole. Delle mascherine non so nulla. I Pm mi convochino subito, chiarirò tutto: è davvero un trauma».

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