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Salvini attacca il festival delle Migrazioni. Amarezza da Acquaformosa

ACQUAFORMOSA - (Comunicato stampa) Con un commento sulla sua pagina Facebook, Matteo Salvini ha attaccato il Festival delle Migrazioni di Acquaformosa: "Sappiamo dove mandare i clandestini". Questa la frase rivolta dal leader della Lega verso il Festival delle Migrazioni. "Ciò che più ci turba però -dicono dal festival"- è il seguito di commenti razzisti e ignoranti lasciati dai sostenitori dello stesso Salvini. Basta infatti andare sulla pagina Facebook del leader leghista. Ma non solo: nelle ultime ore i seguaci di Salvini hanno preso d'assalto la pagina ufficiale del Festival delle Migrazioni con una serie di commenti che definiamo, usando un eufemismo, offensivi.

Organizzata ad Acquaformosa il 22 agosto la giornata "anti Salvini"

ACQUAFORMOSA - «Il 22 agosto 2016 si terrà la seconda giornata anti-Salvini, il tamarro pallone gonfiato 2.0!». Lo dichiara l'Assessore all'accoglienza del Comune di Acquaformosa e delegato per l'immigrazione della Regione Calabria, Giovanni Manoccio che continua: «La giornata del 22 agosto sarà anche l'ultimo atto della quinta edizione del Festival delle Migrazioni, una manifestazione mossa da uno spirito che è diametralmente opposto a quello del leader della Lega Nord.

Manoccio contro Salvini: "E' solo un pallone gonfiato. Boldrini venga ad Acquaformosa"

ACQUAFORMOSA – Si infiamma l'attesa del Festival delle Migrazioni di Acquaformosa con il vicesindaco Giovanni Manoccio che lancia un nuovo attacco al leader della Lega Matteo Salvini. All'origine del disappunto c'è l'affronto fatto da quest'ultimo al presidente della Camera Laura Boldrini, cosa non gradita a Manoccio che, immediatamente, ribatte: «Le parole di Salvini nei confronti della Presidente della Camera, Laura Boldrini, denotano la sua grettezza mentale. Il fatto è che, come abbiamo sempre sostenuto, è solo un tamarro o, vista la circostanza, un pallone gonfiato vuoto di idee e pieno di ciutia».

Tutto pronto per il quinto Festival delle Migrazioni

ACQUAFORMOSA – Dopo il successo dello scorso anno, ad Acquaformosa torna il Festival delle Migrazioni, giunto alla sua quinta edizione, che si svolgerà dal 18 al 22 agosto 2016.
Tanti gli eventi in programma e per tutti i gusti. Da importanti momenti di confronto con la presenza del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Marco Minniti, del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e del Sindaco di Riace, Mimmo Lucano, ai grandi spettacoli musicali di Eugenio Bennato e Mimmo Cavallaro. Senza dimenticare i bambini per i quali sono previste numerose attività. Il tutto in nome della pace e della solidarietà tra i popoli, circostanza necessaria, vera speranza per costruire un mondo migliore che sia fatto di ponti e non di muri.

Momenti di tensione a Rossano per l'arrivo di Salvini

ROSSANO – Momenti di tensione, ieri sera, a Rossano all'arrivo del leader politico Matteo Salvini. Un uomo, A. A. 36 anni (incensurato), si è fatto largo tra la folla, nella centralissima Piazza Bernardino Le Fosse, per aggredire Salvini. L'uomo, con in mano un sasso e un martello, è stato prontamente bloccato da alcuni cittadini e dalle forze dell'ordine (Polizia e Carabinieri). Il malintenzionato, dopo essere stato immobilizzato dalle forze dell'ordine, è stato accompagnato, a bordo di una volante della Polizia di Stato, al Commissariato di Rossano. Il teppista, dopo l'arresto, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di detenzione di armi improprie aggravate dal luogo pubblico e politico.

Attentati a Bruxelles, Manoccio contro le dichiarazioni di Brunetta e Salvini

ACQUAFORMOSA – Le dichiarazioni di Brunetta all'indomani dell'attentato di Bruxelles non sono piaciute all'assessore all'Accoglienza del comune di Acquaformosa, Giovanni Manoccio. Infatti, se Brunetta ha affermato: «Terrorismo, emergenza immigrazione. A noi sembra che questo governo non abbia la forza, la capacità, la coesione per affrontare sia a livello interno che internazionale queste emergenze», dura è la replica dell'ex sindaco che torna a puntare il dito contro Matteo Salvini. «Che dire di Salvini -dice Manoccio- che da una posizione di assoluta sicurezza, con il telefonino, si lancia famelico a sbranare i corpi delle vittime per poterli usare per i suoi soliti scopi elettorali e di propaganda attraverso Facebook e twitter. All’indomani dell’attentato di Bruxelles -continua l'assessore arbëresh- mi sembra di assistere ancora una volta all’esplosione dell’ipocrisia e della cattiveria.

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