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Luigi Sauve sull'aeroporto della Sibaritide

Luigi Sauve sull'aeroporto della Sibaritide

CASSANO - «La Commissione Europea, con grande tempismo e lungimiranza, recependo l’input del Piano dei Trasporti della Regione Calabria, ha ritenuto meritevole la tanto agognata realizzazione dell’Aeroporto della Provincia di Cosenza». Lo scrive in una nota Luigi Sauve, presidente de “Le Ali per Cosenza” che aggiunge: «Per dar maggior forza a questa delibera ha anche specificato che i fondi per la realizzazione possono essere attinti dai 9 miliardi di Euro che la Ue ha messo a disposizione della Regione Calabria.

Ora dobbiamo soltanto vedere in che tempi ed in che modi la Repubblica Calabrese sarà in grado di perdere questa unica e, forse, ultima opportunità di crescita servitaci su di un piatto d’argento dall’eccelente impegno dell’Onorevole Giuseppe Graziano al quale vanno i ringraziamenti di tutti coloro, temo non molti, che ancora credono nella Calabria e che essa voglia e possa crescere.
Come più volte portato all’attenzione della stampa l’esigenza dello scalo aeroportuale Cosentino non è un mero capriccio di un cittadino della Calabria Citeriore frustrato o l’invidia di un bambino che vuole una caramella vedendo che il vicino ne ha tre, è la semplice esigenza strutturale nei confronti dell’unica infrastruttura attualmente al passo con i tempi.
E’ sciocco ed ozioso voler spiegare ad un assetato che l’acqua c’è ma sta a 130 Km, come altrettanto sciocco ed ozioso voler spiegare ad un Tour Operator internazionale che potrebbe essere interessato a portare turisti stranieri nella Sibaritide che l’aeroporto c’è ma che è a 130 km, con migliaia di altre mete nel mondo dotate di infrastrutture di super avanguardia in grado di offrire dei servizi di primissima qualità idonei a ridurre al minimo lo stress del viaggio.
Con serenità e dolcezza bisognerebbe spiegare, ancora una volta, a coloro che nella Regione Calabria si occupano di turismo, la semplice ma implacabile parabola del turismo internazionale e della sua unica esigenza nei confronti delle infrastrutture di trasporto: “La struttura ricettiva deve essere nel raggio di 30 minuti di viaggio dall’aeroporto”.
Questo spiega perché nella Calabria Ulteriore (tre aeroporti), anche fuori stagione ci sono turisti internazionali e le strutture ricettive aprono ad aprile e chiudono a novembre, mentre nella Calabria Citeriore (zero aeroporti), non ci sono turisti internazionali e le strutture aprono a fine giugno e chiudono i primi di settembre, ospitando solo turismo che arriva in auto dalle regioni vicine. Eppure stesso clima e stesso mare.
Inoltre se in questa bellissima Calabria a due velocità c’è ancora qualcuno che pensa che la realizzazione dell’aeroporto della Provincia di Cosenza sottragga traffico turistico agli altri, invece di attrarre più turismo all’intera Regione, vuol dire che il soggetto è gravemente ammalato di Invidia, famosa malattia contagiosa calabrese, e, quindi è imperativo che venga esportato in un luogo dove non si parli di crescita.
Ora, con questa interessante opportunità sull’uscio, sarebbe bello se l’Assessore al Turismo della Regione Calabria facesse sapere agli imprenditori turistici della Provincia di Cosenza, che rappresentano il 46% dei posti letto dell’intera regione, se possono essere degni di avere almeno una infrastruttura aeroportuale internazionale, o condannarli, per sempre, alla non-destagionalizzazione del solo turismo di luglio ed agosto.
Gentili Signori: Presidenti, Assessori, Ministri, Sottosegretari, Onorevoli, in una nazione che ogni anno perde quote di presenze straniere, il che testimonia come da molti anni, turisticamente parlando, non ne stiamo azzeccando molte, il tema sul tavolo non è l’aeroporto della Provincia di Cosenza sì o no, il vero tema sul tavolo è: “crescere sì o crescere no”. Fateci sapere».

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