• Abbiamo consumato il futuro: ora scegliamo se restare umani

    Ieri, 24 luglio 2025, è stata una data che dovremmo ricordare non per trionfi scientifici o conquiste di civiltà. È stato l’Earth Overshoot Day, ossia il giorno in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse che il pianeta può rigenerare in un anno. Da oggi in poi, per capirci, vivremo a credito. Di nuovo. Come ogni anno, ormai da un po' di tempo a questa parte, sempre un po’ prima, sempre più ciechi.

  • Buon Ferragosto che non t'aspetti

    Nei 365 giorni dell’anno, Ferragosto è forse l’unico in cui l’Italia si ferma davvero. Più del Natale. Una pausa che affonda le radici in oltre duemila anni di storia: istituito da Ottaviano Augusto nel 18 a.C. come Feriae Augusti, Ferragosto era la festa del riposo dopo il raccolto, poi trasformato dalla Chiesa cattolica nella celebrazione dell’Assunzione di Maria.

  • Comportamenti sociali in tempo di coronavirus

    Di atteggiamenti sociali, che cambiano in virtù “delle mode del momento”, ormai non se ne contano più. Il caso del coronavirus, purtroppo, entra a pieno titolo, come conseguenza, in uno dei più grandi comportamenti umani che, a mio avviso, descrive minuziosamente la fragilità della nostra psiche. Giusto per fare un po' di cronaca, mi piace ricordare che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fissa l'8 dicembre 2019 come data d'inizio di quella che è diventata una pandemia e che, ad oggi, solo in Italia ha ucciso circa 2200 persone, soprattutto in provincia di Bergamo.

  • De rustica progenie... pianga se stesso

    “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”. “De rustica progenie, semper villana fuit” (Chi discese da stirpe “rustica”, sempre rozzo rimase). Sono questi i “motivi” che mi accompagnano nel cammino della vita, da sempre. La prima frase risuona sempre come un monito a “rigare diritto”, mentre la seconda come un'ancora di salvezza là dove l'umana ragione non riesce ad arrivare. Una premessa un po' inusuale per una riflessione che, probabilmente, arriverà a toccare la sensibilità di tutti i lettori.

  • ...e raccontare con responsabilità!

    Il nuovo giornale per continuare a parlare plurale

    Ebbene, ci siamo. E non è solo un cambio di layout (di grafica) o di piattaforma. È un cambio di pelle, di respiro, di visione.
    Dopo mesi di lavoro, di giornate a migrare testi, di discussioni su pixel, banner e velocità di caricamento, dirittodicronaca.it riapre le sue pagine virtuali con un’ambizione antica quanto nuova: restare artigiani di verità in un tempo che premia la superficialità.

  • Per tornare alle urne prima che il tempo logori del tutto il consenso

    L'astuto colpo di scena di Occhiuto

    Nelle roventi giornate d'estate calabrese, la politica regionale è scossa dall'annuncio del governatore Roberto Occhiuto che, ieri pomeriggio, contro ogni previsione e fuori da ogni aspettativa, con un video bomba annuncia le proprie dimissioni. Non uno scenario degno dei migliori film di Hollywood ma la piazza del proprio profilo social da cui, lo ricordiamo, ha incentrato la maggior parte della comunicazione sulla sua azione politica.

  • Un agosto rovente che sarà ricordato per tanto tempo

    Mentre l’Italia saluta Baudo, la Calabria si prepara alla sfida politica

    Questo agosto non smette di sfornare colpi di scena. Il 16 agosto se n’è andato Pippo Baudo: una data che divide l’estate in due, perché insieme a lui si congeda la televisione che ci ha cresciuti, quella capace di unire nonni e nipoti nello stesso salotto, tra sigle, sorrisi e talenti scovati con l’occhio del capostazione che sa sempre quale treno far partire.

  • Un anno con don Francesco Savino - Vescovo di Cassano

    Quando i processi di cambiamento partono da preti coraggiosi

    Ci sono posti, nel mondo, geograficamente “sperduti” eppure pieni di vita. Una vita propulsiva che genera coscienze forti, capaci di cambiare il corso delle cose e, a volte, il Mondo. La storia ci insegna come i grandi cambiamenti abbiano avuto origine da processi lenti ma costanti, che tanto ricordano l'antica melodia latina del “gutta cavat lapidem”. E così, l'umanità, attraverso il flusso del suo tempo, ha scritto pagine di storia che, da sempre, vengono studiate sui banchi di scuola. E spesso (ma non sempre) la penna che imprime l'inchiostro sulla carta del tempo è tenuta in mano da “maledetti inconsapevoli”, incapaci di immaginare le ripercussioni future di certe azioni (negative o positive che siano). A volte accade anche che «Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa» (Albert Einstein) con tutto quanto ne consegue. Ad averne di tali sprovveduti per cambiare seriamente le cose, ma non è facile! C'è, però, da un anno a questa parte, qualcosa che, in tal senso, si muove con coraggiosa sfrontatezza.

L'Editoriale

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