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Reso noto il dossier sul Mercure: la centrale produce energia pulita ed economia diretta

LAINO BORGO - Un modello di sviluppo economico e tutela ambientale che non ha eguali nel Paese, capace di assicurare sviluppo ecocompatibile attraverso le biomasse e non entrare in conflitto con lo sviluppo turistico che in questi dieci anni di attività del Mercure ha visto rafforzare i numeri di presenze e occupazione anche nel settore dell'accoglienza e degli sport all'aria aperta.

Centrale del Mercure, confronto aperto in commissione agricoltura

COSENZA – «È necessaria, quanto opportuna la volontà di approfondire la proposta di legge regionale che abroga il divieto di realizzazione nei parchi nazionali e regionali calabresi di impianti di produzione energetica alimentati da biomasse, e di farlo insieme agli stakeholder sociali e istituzionali».

Laghi coinvolge i vertici di Sorgenia per il caso del Mercure

LAINO BORGO - Non si placa il clamore suscitato sulla Centrale del Mercure dopo il “caso” del Presidente della Mercure srl che ha, di fatto, rifiutato di rispondere alle domande del Consigliere Laghi, per come invece esplicitamente concordato in sede di Sesta Commissione Consiliare. Laghi ha infatti inviato una comunicazione ufficiale ai Vertici della società “madre”, Sorgenia SpA.

Forum "Stefano Gioia": Folle è chi svende il territorio a danno di chi ci abita!

LAINO BORGO - «Come accade da oltre venti anni a questa parte, ogni volta che il vento dei diritti si alza, mettendo in discussione l’aggressione al territorio della Valle del Mercure, rappresentato dalla megacentrale a biomasse situata nel cuore del Parco del Pollino, si sollevano le proteste di chi, dalla situazione attuale, ha tratto, trae e spera di trarre ancor più personali vantaggi».

Il territorio si prepara ad una grande mobilitazione per la centrale del Mercure

LAINO CASTELLO - «Occhiuto scelga tra la follia ambientalista di Laghi e il destino di 1500 famiglie». È il messaggio forte e corale che arriva dall'assemblea convocata ieri a Laino Castello per discutere della vertenza che riguarda la centrale del Mercure alla presenza di tutti i sindaci del territorio, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti delle imprese che operano nel settore delle filiera delle biomasse calabresi, i lavoratori dipendenti dell'impianto.

Centrale del Mercure, Laghi al Presidente della Mercure srl: “comportamento vergognoso”

LAINO BORGO - Dopo la lunga discussione in Sesta Commissione Consiliare sull’abrogazione dell’articolo 14 della Legge regionale 36/2024, proposto dal Consigliere regionale Ferdinando Laghi e che prevede il contingentamento della potenza delle centrali a biomasse nelle aree protette calabresi, arriva il commento al veleno del Capogruppo di De Magistris Presidente.

Elisoccorso a Laino Borgo e a Spezzano Albanese

SPEZZANO ALBANESE – Sono due gli interventi che l'elisoccorso del 118di Cosenza ha effettuato nella mattinata sul territorio. Il primo si è tenuto a Laino Borgo, nella Centrale del Mercure, dove un ragazzo di 30 anni ha perso la vita risucchiato da un nastro trasportatore.

Centrale del Mercure: il Forum "Stefano Gioia" contro le scelte dell'Ente Parco

LAINO – (Comunicato stampa) «Un’altra scandalosa pagina si aggiunge alla oscura vicenda della Centrale Enel della Valle del Mercure. Il Consiglio Direttivo del Parco del Pollino ha approvato, a maggioranza, lo Statuto dell’Osservatorio Ambientale previsto dagli accordi sottoscritti, a suo tempo, al Ministero dello Sviluppo Economico tra gli “amici” dell’Enel e l’Enel stessa». A scriverlo è il Forum “Stefano Gioia” delle associazioni e comitati calabresi e lucani per la tutela e la legalità del Territorio, che continua la propria battaglia contro la centrale del Mercure. In una nota aggiungono: «Un finto Osservatorio per un problema reale. Reale e grave, che nasce per dare ad Enel, con una dimostrazione di devota e meschina subordinazione, un’arma in più, in prossimità dell’udienza del TAR che deciderà sulla legittimità dell’autorizzazione rilasciata colpevolmente dalla Regione Calabria.

Riapre la Centrale del Mercure. In visita studenti e cittadini

LAINO BORGO - (Comunicato stampa) La prima volta con il “botto” per la centrale rinnovabile Enel del Mercure. “Centrali Aperte” all’impianto a biomasse del Mercure, infatti, ha attirato centinaia e centinaia studenti delle scuole del comprensorio, e numerosi visitatori che hanno potuto osservare da vicino questa realtà produttiva in un appuntamento che Enel promuove da anni e che oggi è arrivato anche nella Valle del Mercure con iniziative culturali e sportive dedicate alla cittadinanza.
Ad accogliere le tantissime persone accorse già dalle prime ore del mattino è stato Matteo Fallucca, responsabile della produzione Enel del Mercure, Rossano e Bari che ha accompagnato i ragazzi e i presenti nelle visite guidate all’impianto. Assieme a tecnici specializzati i tanti visitatori hanno potuto apprezzare il funzionamento di questa centrale a biomasse legnose vergini e scoprire i sistemi ambientali di cui è dotata.

Centrale del Mercure, il Comitato del sì presenta le controprove sull'impianto

LAINO - (Comunicato stampa del comitato pro Mercure) Il Comitato pro Mercure continua la propria battaglia contro gli ambientalisti. Così, un gruppo di cittadini, lavoratori, che insieme alle loro famiglie risiedono nella Valle del Fiume Mercure, a cavallo tra la Calabria e la Basilicata, dice di seguire “da oltre 13 anni, con apprensione, l’incredibile vicenda della Centrale Enel del Mercure”. «Una vicenda -scrivono- non ancora conclusa a causa di una minoranza residuale di oppositori che deforma ogni elemento di verità su un impianto industriale di tecnologia avanzata, che nei fatti ha dimostrato la piena conciliabilità con l’ambiente.
La preoccupazione che l’impianto non venga riavviato, con conseguenze disastrose sulla debole economia del nostro territorio, è condivisa da migliaia di altri cittadini, lavoratori, artigiani, imprenditori, sindaci e amministratori locali, che hanno aderito al movimento spontaneo che abbiamo costituito.
L’on. Parentela enfatizza la protesta di un gruppo di manifestanti, ripresa in un servizio andato in onda sul Tg3 della Calabria e della Basilicata, per gridare alla violazione dei principi di legalità e di diritto, da parte tutto il mondo che sta al di fuori i 30 manifestanti ( basta guardare il servizio del TG3 e contare le persone), e cioè, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall'Ente Parco del Pollino, dai governi Regionali della Calabria e della Basilicata, dalla Dirigenza Enel, dalla quasi unanimità dei sindaci che fanno parte della Comunità del Parco del Pollino, da CGIL, CISL e UIL, e dalle federazioni sindacali dei lavoratori elettrici, da Confindustria Calabria, da tutti gli Enti preposti alla tutela della salute, del controllo ambientale e del territorio, dalle organizzazioni di cittadini, lavoratori, artigiani, piccoli imprenditori,commercianti.
La strumentalità degli interventi dell’on. Parentela è palese, non conosce il percorso ultradecennale dell’autorizzazione all’esercizio della centrale, probabilmente non sa nemmeno dove si trova la centrale e non conosce nemmeno la storia dell'impianto industriale.
Una storia che non può essere strumentalmente banalizzata in quattro battute confuse, con dati non veritieri, con denunce nebulose su infiltrazioni mafiose,.
L’on. Parentela per la sua funzione ha un solo dovere: se sa parli, se sa di infiltrazioni malavitose lo dica, denunci; l’alta responsabilità che ricopre gli dà gli strumenti per farlo, sennò non ci resta che citare Don Ciotti «Sono tanti quelli che parlano di lotta alla mafia ma poi non si sporcano le mani".
La centrale del Mercure esiste già dai primi anni sessanta; si trattava di un impianto alimentato dapprima con la lignite estratta nella cava vicina, e poi con olio combustibile.
Ragioni tecnico -economiche hanno portato alla progressiva chiusura della centrale.
La fermata dell'impianto ha suscitato l'immediata protesta delle amministrazioni degli stessi Comuni di Rotonda e Viggianello che insieme ai Sindaci dei Comuni di Laino Borgo, Laino Castello, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, si sono mobilitati per difendere la presenza del sito produttivo e convincere Enel non solo a mantenere, ma addirittura a potenziare la centrale.
Le iniziative delle amministrazioni comunali citate, culminarono con l'invio di una lettera al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'Industria dell'epoca-
Le spinte dei sindaci, delle altre amministrazioni territoriali e delle organizzazioni sindacali hanno portato Enel ad investire oltre 100 milioni di euro. Con questi soldi Enel, pur prevedendo una riduzione di potenza rispetto al passato, con il consenso unanime di tutto il territorio, ha riconvertito la Centrale del Mercure in un moderno impianto di produzione di energia elettrica alimentata con biomassa vegetale vergine, cioè, un impianto da fonti rinnovabili, che LA COMUNITA' EUROPEA ha ripetutamente giudicato pienamente rispettoso della normativa comunitaria.
Signor Direttore, nel corso del lungo iter autorizzativo l'impianto industriale ha ottenuto da parte degli Enti preposti, tutti i pareri, le valutazioni previste dalla legge, e ben tre provvedimenti autorizzativi.
A centrale completamente ristrutturata, i sindaci di Rotonda e Viggianello, per ragioni non ancora spiegate, hanno cambiato opinione, dando così la stura a opposizioni, ricorsi, innescando un pazzesco iter burocratico, tanto che alla data odierna, la giustizia amministrativa ha emanato ben 25 provvedimenti.
Tuttavia, in nessuno di questi, la giustizia amministrativa ha mai bocciato il progetto Enel.
Ove è stato pronunciato l'annullamento, questi è stato sempre determinato da vizi consumati nel corso del procedimento per il rilascio delle autorizzazioni, e mai da difetto di progettazione o temi concernenti la Centrale del Mercure.
La centrale Enel del Mercure non è " un corpo estraneo e dannoso” bensì un moderno impianto industriale, riconvertito a biomasse, che nel periodo di funzionamento (giugno /dic. 2013 e attualmente) ha rappresenta un esempio di tecnologia avanzata, in grado di assicurare la massima compatibilità tra mondo produttivo e tutela dell'ambiente.
Infatti la centrale, oltre che essere dotata dei migliori ed avanzati strumenti di produzione, dispone di un capillare sistema di controllo e di monitoraggio ambientale di qualità tale da fare della Valle del Mercure il territorio più attrezzato d'Italia e non solo.
I dati rilevati dal sistema sono inviati agli Organismi regionali di controllo e sono disponibili e visibili a tutti i cittadini, i quali possono averne cognizione e dai monitor installati all'esterno della centrale e nel palazzo del comune di Laino Borgo.
Si tratta, quindi di un impianto di alta tecnologia che conferma quanto già attestato in precedenza dal COMITATO SCIENTIFICO PRO VERITATE ­istituito su incarico del Comune di Laino Borgo. Il Comitato costituito da:
Francesco Maria AVATO, direttore del dipartimento di scienze biomediche e terapie avanzate dell' Università di Ferrara;
Luigi MANZO, professore ordinario e docente di Tossicologia nella
Facoltà di Medicina, Università degli Studi di Pavia;
Salvatore SCIACCA, professore ordinario di Igiene e di Igiene Ambientale, Università di Catania ha affermato che per la Valle del Mercure non c'è NESSUN PERICOLO PER L'AMBIENTE. NESSUN PERICOLO PER GLI ESSERI UMANI. NESSUN PERICOLO DERIVANTE DALLA TIPOLOGIA DEL TERRITORIO. NESSUN PERICOLO PER LA SICUREZZA.

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