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EQUITAZIONE - Una calabrese tra i vincitori del Premio Barillaro

EQUITAZIONE - Una calabrese tra i vincitori del Premio Barillaro

SANT’AGATA D’ESARO - Scorre anche sangue calabrese nelle vene di Martina Maiorca, la piccola amazzone che a Roma, presso la sede delle Federazioni Sportive Nazionali del CONI, è stata tra i vincitori del “Premio Speciale” dedicato al Giudice Michele Barillaro. Martina, da alcuni anni appassionata di equitazione al punto d’arrivare già ad ottimi livelli, ha il papà Massimiliano originario di Taurianova (Reggio Calabria) e la mamma Ada Lucchino nativa di Sant’Agata d’Esaro (Cosenza). Entrambi si sono detti “orgogliosi” del riconoscimento avuto da Martina, non solo perché il compianto Giudice Michele Barillaro era nativo di Reggio Calabria, ma soprattutto perché il premio – istituito dal 2016 – è stato intitolato ad un grande amico del Settore Sport Equestri “ASI” (Associazioni Sportive Sociali Italiane) ed è orientato alla “diffusione di valori etici e morali nello sport”.

Sono stati il fratello ed il padre di Michele Barillaro che hanno premiato i finalisti del trofeo “salto ad ostacoli”, tra i quali appunto Martina Maiorca. Michele Barillaro, mancato tragicamente in Namibia a luglio 2012 ad appena 44 anni, tra il 1998 e il 2005 si occupò d’importanti casi, tra cui il “Borsellino ter” sulla strage di via d’Amelio, sull’attentato dell’Addaura contro Giovanni Falcone, sulla “Strage di Gela”, “Omicidio Ciancio”, “Piazza Pulita”. Dal 2008 è stato poi consulente presso la Commissione Parlamentare Antimafia e ha prestato assistenza tecnica all’Unità Speciale per la Lotta alla Criminalità Organizzata ed alla Corruzione del governo della Macedonia. La premiazione del settore “Equitazione” ha visto anche la partecipazione del confermato presidente Claudio Barbaro e del neoeletto vicepresidente Emilio Minunzio.

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