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Gruppo di lavoro per le politiche agricole a San Marco

San Marco, territorio a vocazione agricola San Marco, territorio a vocazione agricola
Agos

SAN MARCO ARGENTANO - Nell’ambito territoriale di San Marco Argentano opera, da qualche tempo, un gruppo di lavoro multidisciplinare e interistituzionale costituito da Arsac, Crea, Unical, Asp Cosenza, e Comune, capofila d’ambito. Sono referenti regionali per le politiche agricole, che puntano al coinvolgimento del mondo agricolo imprenditoriale, dell’istituzione scolastica e del terzo settore, per la progettazione e sperimentazione di un modello teorico e operativo per l’agricoltura sociale, da validare e diffondere sull’intero territorio regionale. 

Si tratta di sostenere la nascita di servizi sociali e sociosanitari in ambito agricolo, favorendo pratiche di promozione e cura delle persone che integrino quelle tradizionalmente offerte dai servizi sociosanitari ambulatoriali del territorio, puntando al massimo grado di efficacia in termini di benessere e di economicità.  L’ipotesi specifica che guida la sperimentazione è che i servizi sociosanitari offerti nel “setting-agricolo possono migliorare gli esiti della relazione di aiuto riducendo i costi del servizio offerto. Nella conferenza dei sindaci, tenutasi nei giorni scorsi, i promotori del progetto di sviluppo locale hanno potuto illustrare le finalità, gli obiettivi, la metodologia che guida il percorso sperimentale in corso, alla presenza del consigliere regionale delegato all’Agricoltura, Mauro D’Acri, che segue con interesse e soddisfazione l’esperienza avviata. Si tratta di un progetto di sviluppo comunitario che punta alla promozione delle risorse socio-economiche e socio-culturali locali per rilanciare l’innovazione in agricoltura, partendo dalle esperienze di agricoltura sociale finora attivate per iniziativa privata di singoli imprenditori che hanno scelto di orientarsi verso la multi-fattorialità poiché interessati a differenziare il loro prodotto, decidendo di offrire oltre a beni di consumo alimentare anche servizi alla persona. Partner di questa esperienza pilota sono tre imprese del territorio che si candidano a sperimentare il modello partendo dalle loro peculiarità.

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