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Ordinanza contro il volantinaggio. Insorge Azione Nazionale di Castrovillari

Ordinanza contro il volantinaggio. Insorge Azione Nazionale di Castrovillari
Agos

CASTROVILLARI – «L’ordinanza n° 5405 emessa dal sindaco di Castrovillari, ci conferma che i metodi stalinisti non sono passati di moda, e si usano le ordinanze modellando le leggi e le decisioni in materia a proprio piacimento». Così il Circolo Azione Nazionale di Castrovillari ribatte alla recente decisione del sindaco Domenico Lo Polito di ridimensionare il fenomeno del volantinaggio smoderato che, a suo dire, creerebbe ulteriori rifiuti nella città del Pollino.
«Come al solito -continuano-, non basta ammantare i provvedimenti da esigenze di sicurezza urbana, per renderli ineccepibili e perfetti Nel merito, sulla materia specifica, il sindaco non ha potere di emettere ordinanza. Non lo diciamo noi, ma le decisioni di diversi Tar.

Lo dice il Tar Catania, sezione seconda, con la sentenza n. 2084/12, recitando che “il sindaco non dispone dei poteri per “disciplinare/vietare l’attività di recapito nelle cassette postali”. Nella Sentenza n. 905 del 1° luglio 2015 del Tar Lombardia, conferma che si tratta infatti di un’attività essenzialmente libera, come la generalità dei servizi resi da privati, e tutelata dalle norme che proteggono e favoriscono l’iniziativa economica. Pertanto gli obblighi imposti dal Comune sono illegittimi per contrasto con i principi della liberalizzazione.
Anche il Tar Brescia (n. 641/2012), ribadisce che l’attività di volantinaggio è un’attività essenzialmente libera e che la P.A. non vanta poteri regolatori suscettibili di incidere direttamente nel rapporto tra gli operatori commerciali e i potenziali clienti.
Il Tar Puglia, Lecce, ha risposto, ancora una volta, a tali quesiti con la decisione n. 1288 del 26/05/2014, specificatamente dove si parla della presenza di cassette postali, che rappresenta solo uno dei tanti sistemi messi a disposizione dallo stesso utente per ricevere il materiale a lui destinato. Pertanto, il sistema “porta a porta” che, secondo il Sindaco, dovrebbe svolgersi con consegna a mano del materiale e non con l’immissione in cassette postali, non può essere imposto quale unica modalità ammissibile. La scelta del miglior sistema di organizzazione dell’attività economica di cui si discorre rientra nel libero apprezzamento delle imprese -inerendo espressamente alla strategia aziendale- sul quale l’autorità pubblica non può incidere con regole che privilegiano una determinata opzione (la consegna per posta) soltanto perché ritenuta meno invasiva per i privati cittadini. Per entrambi i casi (ma la problematica è più estesa), l’ordinamento appresta strumenti di protezione, dei quali si fa carico l’Autorità garante della privacy con l’emanazione di provvedimenti di carattere generale, diretti ad intere categorie di imprese. Il tutto -aggiungono- è confermato sempre dal Tar Lecce, sez. II, 27/11/2015, n. 3435».
Stando così le cose, quindi, il Circolo invita il sindaco a «modificare questa ordinanza che ammazza ulteriormente le attività commerciali, permettendo alle aziende di Castrovillari a continuare a promuovere i propri prodotti e a quelle pubblicitarie di poter lavorare tranquillamente, nel rispetto delle regole, senza dover incappare in inutili sanzioni amministrative prive di efficacia. Vista la difficile situazione economica attuale, dovuta anche alla totale mancanza da parte di questa amministrazione di politiche sociali, tanti nostri concittadini trovano utile il depliant pubblicitario, dove acquisiscono informazioni utili su dove trovare prodotti in promozione, riuscendo così a preservare il già esiguo budget mensile. Tra centinaia di cani randagi che aprono i cestini dell’umido, l’incuria del nostro cimitero, le voragini nelle strade comunali, la gente che non arriva a fine mese, ecc., il volantino pubblicitario sembra essere l’ultimo dei problemi castrovillaresi».

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