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CALCIO - Promozione, per Quintieri «la ripresa dell'attività non è realistica»

Il presidente Quintieri con mascherina personalizzata Il presidente Quintieri con mascherina personalizzata
Agos

SANT’AGATA D’ESARO - «La zona arancione è, di fatto, un rosso sbiadito e si deve parlare in termini realistici: non si può riprendere l’attività calcistica dilettanti a tutti i costi, non è una questione di vita o di morte». Non lascia molto spazio ai voli pindarici la dichiarazione di Stefano Quintieri, presidente del Real Sant’Agata che mette in primo piano la salute di tutti.

«Senza regole precise e con protocolli troppo alla rinfusa e fatti giusto per giocare non si può mettere a repentaglio la sorte di tante famiglie (giocatori anche under, dirigenti, ecc.) che fanno già tanti sacrifici per giocare questi campionati». Volendo entrare nel merito, la bozza del nuovo Dpcm dovrebbe prevedere «fino al 15 gennaio la disputa d’incontri e gare di “alto livello”, fermo restando la sola attività sportiva e motoria individuale mantenendo la distanza. Salta così, senza allenamenti di gruppo, anche l’ipotetica ripresa del 6 gennaio per i dilettanti e si va forse verso febbraio. «Fra tre mesi – rincara la dose Quintieri – ci sarebbe dovuto essere già il girone di ritorno, qualcuno dovrebbe spiegarci come si fa a giocare ogni 3 giorni (turni infrasettimanali) soprattutto mettendo a rischio tutto il sistema perché se viene contagiato un soggetto, allora sì che diventa una questione seria». In altre parole «capisco le ambizioni delle squadre in testa alla classifica attuale ma dopo sole 6 giornate (alcune ne hanno giocate 5) mi spiegate come si fa a disputarne 24 tra febbraio e giugno? Oppure davvero si pensa di concludere un torneo dopo solo il girone d’andata? Credo che un campionato non possa essere tale se almeno non si giochino i 2/3 e quindi almeno 20 partite». E allora cosa fare? «Siccome non ci sono le garanzie sanitarie e neanche i tamponi - pur a basso costo - almeno per noi non sono soluzioni percorribili, la nostra proposta è di congelare tutto e di riprendere ad agosto 2021. Non ha importanza se si vorrà ripartire daccapo oppure mantenere la classifica attuale, ma sicuramente con il sistema vaccinale entrato in funzione dovrebbero esserci meno rischi per tutti». Un appello ma anche un monito quello di Quintieri: «prima la salute e poi il gioco!»

 

 

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