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Mongrassano, 45enne investe e uccide il fratello

MONGRASSANO - S’è trasformata purtroppo in tragedia la furibonda lite scoppiata stamani tra due fratelli che, alla fine, ha visto purtroppo perire sull’asfalto uno dei due, 47 anni circa (P.M. le sue iniziali), congiunto del presunto assassino che l’avrebbe travolto con un’auto di grossa cilindrata.

Quest'ultimo, 45 anni (G. M.), si è dileguato poi a bordo di un altro veicolo e sulle sue tracce si sono messi i carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano coordinati dal capitano Oscar Caruso ed avvisati repentinamente del fatto di sangue avvenuto nel borgo arbëreshe a cavallo tra la valle dell’Esaro e quella del Crati. Secondo le prime indagini esperite dai militari dell’Arma che hanno nell’immediatezza avvisato la Procura della Repubblica di Cosenza, tra i due c’era acredine forse a causa di una presunta relazione amorosa con una nipote appena 22enne. Sembra che il presunto fratricida avrebbe minacciato la vittima da alcuni giorni - anche con colpi d'arma da fuoco - di non intromettersi in faccende familiari, ma stamattina sarebbe passato alle vie di fatto e dopo l’alterco si sarebbe infilato in macchina ed avrebbe prima travolto e poi schiacciato a più riprese con i pneumatici il corpo quasi inerme del congiunto rimasto a terra. Sulla dinamica precisa, comunque, sono in corso dettagliate indagini degli uomini della Benemerita giunti sul posto una volta allertati, di concerto con i magistrati della Procura cosentina. Un’altra pattuglia dei militari intervenuti è rimasta sul posto per gli accertamenti di rito ed il sequestro del mezzo con targa straniera con il quale è stato commesso il delitto, mentre purtroppo chi è rimasto non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo. Il sospettato, fratello di quello tragicamente perito, sarebbe conosciuto come una persona con un certo caratterino e alcune volte in passato avrebbe avuto problemi con la giustizia. Di professione fa l'allevatore di bestiame. Su tutti questi elementi stanno comunque lavorando gli inquirenti per addivenire al presunto movente omicida. La notizia ha lasciato attonita l’intera comunità che non si da spiegazioni del perché si sia arrivati a tanto. Tuttavia che chi “sussurra” che in molti sapevano e nessuno ha parlato. 

***AGGIORNAMENTO***

Più in dettaglio, attraverso articolate indagini sviluppate congiuntamente alla Compagnia Carabinieri di Cosenza, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, veniva accertato che la nipote maggiorenne della vittima, a seguito di alcuni dissidi familiari ormai incancrenitesi nel tempo, decideva di lasciare la casa ove viveva stabilmente con i propri genitori per trasferirsi dal Comune di residenza a Cosenza. Per realizzare tale progetto, la giovane chiedeva un passaggio allo zio, ma il padre della ragazza, casualmente in transito in quel frangente, nel notare la scena, rallentava la marcia del veicolo per chiedere spiegazioni su quanto stesse avvenendo. A questo punto, improvvisamente, l’uomo si scagliava con il veicolo contro il fratello, schiacciandolo con forza sul retro della macchina, per poi arrotarne più volte il corpo durante la manovra necessaria per allontanarsi dal luogo del delitto. Le grida d’aiuto della nipote attiravano l’attenzione dei vicini, tra i quali una dottoressa del 118 che prontamente intervenuta constatava l’immediato decesso della vittima. Nel frangente, venivano prontamente diramate le ricerche del fuggitivo, il quale veniva intercettato a Cosenza, a bordo di una seconda autovettura, una Lancia Y, dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia bruzia. Le indagini contestualmente sviluppate consentivano, anche attraverso l’escussione testimoniale di alcuni presenti all’accaduto, di ricostruire integralmente la dinamica degli eventi e di rinvenire l’auto Bmw M5 con targa tedesca, utilizzata dal fermato per consumare l’efferato omicidio, abbandonata nella località di Cavallerizzo Vecchia, a pochi km dal luogo del reato. Un primo parziale esame del veicolo in argomento evidenziava, inoltre, alcune tracce di sangue, opportunamente repertate da personale specializzato del Reparto Operativo di Cosenza, immediatamente intervenuto sulla scena del crimine. L’autore dell’insano gesto, dopo essere stato condotto presso gli Uffici del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza, veniva sottoposto a fermo d’indiziato di delitto per il reato di omicidio in attesa della conferma da parte dei Magistrati. 

Vaccinazioni Covid, si parte nella Valle del Crati. Al Campus di Lattarico anche gli anziani di Rota Greca, S. Benedetto e S. Martino

LATTARICO - Si parte domani con la campagna vaccinale contro il Covid-19 anche nella Media Valle del Crati. E’ tutto pronto, infatti, a Lattarico, per la vaccinazione degli ottantenni ed ultraottantenni presso il “Campus della Terza Età” di località Palazzello. Si tratta di una moderna ed efficiente struttura realizzata negli ultimi anni, messa a disposizione dall’amministrazione comunale di Lattarico, che per le sue caratteristiche è stata individuata e ritenuta idonea dall’Asp di Cosenza per essere adibita a centro vaccinale.

Nuovi contagi nella Valle del Crati. Primo caso positivo a Cerzeto

VALLE DEL CRATI - Si allunga l’elenco dei contagi nei paesi della Media Valle del Crati. Ogni giorno, purtroppo, i bollettini diramati dai municipi riportano nuovi casi di positività al Covid-19 accertati e comunicati dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza. Numeri, dunque, in costante e preoccupante aumento. Per quanto concerne i centri che si affacciano dalla sinistra del Crati, altri 23 nuovi casi si sono registrati nella giornata di ieri a Montalto Uffugo, dove il sindaco Pietro Caracciolo ha comunicato anche la negativizzazione di 2 persone.

Contagi in crescita nella Valle del Crati

VALLE DEL CRATI - Aumentano in modo esponenziale e preoccupante i contagi nella Valle del Crati. I comuni, purtroppo, continuano ad aggiornare i propri bollettini relativi all’emergenza epidemiologica Covid-19 a seguito delle comunicazioni ufficiali che pervengono dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza.

Un calabrese curerà il benessere ai divi del cinema di Venezia

BISIGNANO - Un calabrese curerà il benessere dei divi del cinema al festival internazionale di Venezia: toccherà al giovane Manuel Puterio occuparsi della cura fisica degli attori e delle attrici. Manuel Puterio, bisignanese 23enne, sta dimostrando così di essere uno dei massaggiatori più in voga del momento, con l’opportunità veneziana – dal 2 al 12 settembre – da vivere al meglio come una straordinaria esperienza da mettere nel curriculum, sicuramente positiva per il futuro.

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