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Due scolari positivi alla Scuola Primaria di Mongrassano In evidenza

Il Municipio di Mongrassano Il Municipio di Mongrassano

MONGRASSANO - Due alunni positivi al Covid-19 nel giro di pochi giorni l’uno dall’altro fanno scattare l’allarme alla Primaria dello Scalo.

I bambini, il primo della classe Quinta e l’altro della classe Prima, secondo quanto appurato si sarebbero “contagiati” a vicenda fuori dalla scuola alcuni giorni or sono. A prescindere da questa ipotesi, però, è scattata l’apprensione dei genitori che – anche alla luce del secondo caso – hanno chiesto ad oltranza la Didattica a distanza. Già dopo il primo contagio, per la verità, era pervenuta sul tavolo della Dirigente scolastica del Comprensivo Fagnano – Mongrassano oltre che del sindaco mongrassanese una richiesta firmata dai genitori degli scolari più grandi, nella quale chiedevano «con urgenza l’attivazione della Dad, dicendosi concordi nel ritenere che le istituzioni dovessero tutelare la salute come bene primario ed indispensabile». A questa istanza, aveva fatto seguito un’ordinanza a firma del sindaco di Mongrassano, avvocato Ferruccio Mariani, che aveva disposto la sospensione delle attività didattiche in presenza fino allo scorso 16 aprile per tutti i plessi del Comprensivo. Nel frattempo sono state avviate tutte le procedure di tracciamento insieme al dipartimento dell’Asp di competenza, ambito Esaro del quale Mongrassano fa parte. La chiusura ha permesso d’effettuare una sanificazione accurata di tutti i plessi per come consigliato ed autorizzato dal dipartimento d’Igiene e prevenzione sanitaria. La quarantena, però, è stata disposta con la conseguente Dad solo per le due classi per il periodo necessario, mentre dalla Seconda alla Quarta deve proseguire quella in presenza. È ovvio che la cosa non è andata giù ai genitori di queste ultime che avevano chiesto, in maniera civile e composta, «di favorire per tutti la richiesta in Dad intervenendo presso gli organi Superiori e rappresentando il fatto d’essere animati solo dalla volontà di far proseguire la scuola ai loro figli, ma chiedendo le lezioni da casa fino a che i contagi nel comprensorio non diminuiranno».

 

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