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Un arresto e una denuncia a seguito di una rapina a Santa Sofia d'Epiro In evidenza

Un arresto e una denuncia a seguito di una rapina a Santa Sofia d'Epiro

SANTA SOFIA D'EPIRO - Nell’ambito delle attività di contrasto ai reati contro il patrimonio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di San Marco Argentano, impegnati in un servizio preventivo di controllo del territorio arbëresh di S. Sofia d’Epiro, nel tardo pomeriggio di ieri hanno intercettato, inseguito e fermato dopo alcuni chilometri due giovani - originari della Romania di cui uno minorenne – a bordo di un furgone Ford Transit lanciati in una folle corsa per le contrade di quel Comune, i quali, nel tentativo di garantirsi la fuga hanno speronato anche un’autovettura in movimento.

Fortunatamente nessun danno ai conducenti dell’auto speronata se non lo spavento per quanto accaduto ed il danneggiamento della carrozzeria della propria autovettura. I due soggetti, sono stati così sottoposti a minuziosa perquisizione personale e veicolare, a seguito del quale oltre ad essere stati trovati in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 18 cm immediatamente sequestrato, è stata rinvenuta della refurtiva all’interno della cabina del furgone: in particolare sono stati rinvenuti alcuni infissi in alluminio per un valore di euro 1500.00, asportati presso un magazzino in località Cavallodoro, dai conducenti della macchina speronata. Portati in caserma i due giovani sono stati generalizzati, il più grande, di anni 20 con precedenti penali ed il minore di anni 17, entrambi originari della Romania ma domiciliati nel lametino. L’attività investigativa intrapresa dai Carabinieri, ha consentito così di ricostruire, a livello di gravità indiziaria ed in attesa dei successivi sviluppi, attesa l’attuale fase di svolgimento delle indagini preliminari, la dinamica di quanto avvenuto, determinando la denuncia penale per il reato di porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere e l’arresto in flagranza di reato di rapina impropria per il giovane ventenne. Terminate le formalità di rito, il maggiorenne è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari in attesa del rito per direttissima mentre il minore è stato affidato agli esercenti potestà genitoriale. Infine, la refurtiva recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari.

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