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Ha un nome il teschio rinvenuto dal peschereccio a Rocca Imperiale In evidenza

  • Si tratta del giovane materano scomparso ad ottobre 2016
Ha un nome il teschio rinvenuto dal peschereccio a Rocca Imperiale
Agos

ROCCA IMPERIALE - Ha finalmente un’identità il teschio ritrovato lo scorso 16 marzo dal peschereccio trebisaccese nelle acque di Rocca Imperiale. Preso in consegna dall’Autorità Giudiziaria, dopo l’arrivo nel porto di Corigliano Calabro e mesi di accurate indagini a causa dello stato di deterioramento dei resti, ha finalmente un nome. Si tratta di Nunzio Santorsola, giovane pescatore trentottenne di Bernalda (MT) di cui si erano ormai perse le tracce dopo un’uscita in mare lo scorso ottobre 2016.

La prova del DNA eseguita dai periti ne ha permesso l’identificazione, dando così ai familiari la possibilità di una sepoltura dignitosa ai pochi resti del loro caro.
La famiglia è stata messa al corrente dalla Procura della Repubblica di Castrovillari la scorsa settimana, che aveva tempestivamente aperto un fascicolo per competenza territoriale connessa all’appartenenza alla Marineria di Trebisacce del peschereccio “Nicola e Andrea”, nelle cui reti, durante una battuta di pesca quotidiana, erano finiti i resti umani e il cranio del Santorsola.

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