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Frascineto. Al via E.D.R.A, laboratorio per la formazione delle persone con disabilità

Frascineto. Al via E.D.R.A, laboratorio per la formazione delle persone con disabilità
Agos

FRASCINETO - La riduzione dei rischi provocati dai disastri naturali comincia dalla Formazione degli utenti. La pensa così l’associazione di volontariato Tutela Civium che giovedì 15 aprile, alle ore 15.30, presso l’Ufficio del garante dei diritti delle persone con Disabilità del comune di Frascineto e in diretta sui canali social del comune di Frascineto, presenterà il laboratorio E.D.R.A. - Educazione e Didattica ai Rischi Ambientali.


Obiettivo del laboratorio è la divulgazione di una cultura della prevenzione basata sulla formazione dei cittadini in età scolastica (conseguentemente anche nella popolazione adulta) e delle persone con disabilità, al fine di rendere attivo il loro ruolo nella riduzione dei rischi naturali.
Il laboratorio E.D.R.A. trova ospitalità nei locali messi a disposizione dal comune di Frascineto e in seguito al suo allestimento parte ufficialmente la sua fruibilità in collaborazione con il dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria. Altrettanto importante sarà la costante collaborazione con le federazioni delle Persone con Disabilità Fand Calabria e Fish Calabria, l’associazione Soccorso Senza Barriere, che già in passato hanno cooperato attivamente con l’associazione Tutela Civium per perseguirne la mission educativa e di sensibilizzazione. Non per ultimo, è doveroso sottolineare che l’avvio del laboratorio didattico è patrocinata dalla Regione Calabria, dall’Ordine dei Geologi della Calabria e dall’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica CNR-IRPI, a conferma dell’importante scopo educativo.
Nella convenzione dell’ONU 2006, con l’adozione del cosiddetto Quadro di Hyogo (Hyogo Framework for Action), i 168 Stati firmatari, con l’Italia, si sono impegnati a lavorare per accrescere nel mondo la sicurezza contro i pericoli naturali e favorendo la prevenzione dalle catastrofi. Gli stessi Stati, durante la terza conferenza mondiale sulla riduzione dei rischi dei disastri, che si è svolta in Giappone, hanno concordato un piano di azione per ridurre la vulnerabilità collettiva di fronte ai pericoli naturali. Nell’Agenda 2030, il programma d’azioni firmata dai 193 membri dell’ONU nel settembre 2015, la stessa organizzazione amplia il concetto di sostenibilità integrandolo e proponendo una visione ambientale, economica, sociale e istituzionale, al fine di sviluppare competenze in ogni cittadino, garantendo l’inclusione di tutti e di ciascuno. Nello specifico il GOAL 11 è dedicato a rendere le città e gli insediamenti urbani più inclusivi, resilienti e sostenibili.
“Abbiamo l’obbligo morale, sociale ed economico di agire subito e di costruire comunità e nazioni resilienti – afferma Gianfranco Pisano, presidente di Tutela Civium, nonché Garante dei diritti delle persone con disabilità del comune di Frascineto -  la Calabria, purtroppo, non è immune da questi pericoli, anzi con il suo territorio è soggetta ad una complessa coesistenza dei diversi rischi naturali. A causa della sua collocazione geodinamica essa è caratterizzata da un’elevata pericolosità sismica che si è spesso manifestata nei secoli scorsi con terremoti tra più i disastrosi e frequenti a scala nazionale. Al rischio sismico si associa, inoltre, un grave e altrettanto diffuso dissesto idrogeologico che interessa quasi tutti i comuni calabresi. Le comunità e gli individui devono acquisire piena coscienza dei rischi cui vanno incontro in caso di disastri naturali e di come essi stessi possano ridurre la propria vulnerabilità”.
Con E.D.R.A. l’associazione Tutela Civium e i partner del progetto, tentano, dunque, di illustrare in maniera semplice e concreta la gestione del rischio (sismico, idrogeologico, vulcanico e ambientale), nonché cause ed effetti che esso comporta col fine di mobilitare le comunità e gli individui, per fare della mitigazione dei rischi naturali, parte integrante dei programmi didattici-educativi. Solo stimolando dibattiti, informando e sensibilizzando le coscienze di tutti possiamo pensare di favorire la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, la costruzione di ambienti di vita di pubblica utilità e di intere città  caratterizzate da una sensibile riduzione degli effetti negativi dei disastri naturali, da cui dipende la vita di tutta l’umanità.

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