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Alcide Simonetti

Alcide Simonetti

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Il Governo che verrà

Nessuna alternativa seria e concreta esiste, medio- tempore, al “Governo Conte 2”, atteso che la Pandemia, rappresentando il maggior alleato “dell'avvocato del popolo”, fa scudo ad ogni potenziale manovra politica per collocarlo a riposo.
Perciò la verifica promossa, in modo tendenzioso, da Italia Viva potrebbe trasformarsi in un'opportunità della maggioranza parlamentare che sostiene il “Governo giallo-rosso” per fare il punto della situazione in considerazione del mutamento del quadro politico generale (vedi elezioni Usa; Vaccino), ma, soprattutto, definire un piano delle misure importanti che il paese dovrà adottare nei prossimi mesi.

Un voto al referendum quale atto di speranza

L'approvazione quasi certa del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari (da 945 a 600) di serio non cambierà niente, considerato che la riforma voluta da Casaleggio e Beppe Grillo non risolve alcun problema strutturale dello Stato, né tanto meno la riduzione dei parlamentari comporterà un risparmio significativo, incidendo per lo 0,007% sulla spesa pubblica pari al costo di un caffè all'anno per ogni cittadino italiano.
Per cui votando per il Sì, viene legittimato il qualunquismo grillino, assolutamente bisognoso in questo momento di esibire “un trofeo” che possa rallentare il proprio trend di declino nei consensi, oltre che rafforzare un governo che ha già notevolmente compromesso il nostro futuro, mentre gli oppositori alla modifica costituzionale, inconsapevolmente, rinvigoriscono un ceto politico penoso che non vuole per nessuna ragione mollare le poltrone, strumentalizzando, artatamente, come sempre (da almeno 50 anni), di voler difendere i valori della Costituzione, il Parlamentarismo, il pluralismo democratico e bla bla bla.

TENNIS - Successo per il torneo Ares 2020 a Spezzano

SPEZZANO ALBANESE - Con la fase 2 anche lo “Spixana tennis Club” ha ripreso le attività sportive, organizzando una serie di tornei con la partecipazione non solo dei soci spezzanesi, bensì di diversi giocatori provenienti dai molteplici comuni della zona Sibaritide-Pollino.
Nota di rilievo va al “Torneo Ares 2020”, conclusosi nella settimana scorsa, organizzato magistralmente dal dott. Ferdinando Luci (uno dei soci più attivi del club, nonché uno dei giocatori più rappresentativi dell'associazione tennistica arbëreshe), gratificato e contento del risultato complessivo del torneo, dopo tanto lavoro, soprattutto (per come ha fatto sapere) per le performances dei giovani tennisti, come Marco Sangregorio, che hanno fanno ben sperare per il futuro del tennis locale.

Il rilancio non ha bisogno di eroi!

Con la fase 2 dovrà necessariamente riprendere, anche, l'agenda politica spezzanese le cui scelte condizioneranno inevitabilmente il futuro, almeno, dei prossimi 20-30 anni della comunità.
Certamente i nodi da sciogliere sono diversi, molto complessi e complicati, e una politica di attesa appesantirebbe ancora di più le questioni in campo.
Il rafforzamento della macchina amministrativa comunale rappresenta un tema prioritario da risolvere, considerato che l'organico municipale, anche in ragione della riduzione delle risorse umane, appare fragile ed inadeguato a garantire un servizio efficace ed efficiente, nonostante l'impegno e lo sforzo di tanti dipendenti (non di tutti) a tentare di colmare i considerevoli vuoti organizzativi strutturali.

Fusione dei comuni, si ritenta l'esperimento

SPEZZANO ALBANESE - L’idea ultimamente lanciata, anche da questo giornale, sulla necessità, ormai, improcrastinabile di procedere all’unificazione politico-amministrativo dei quattro Comuni (Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, San Lorenzo del Vallo e Tarsia) sembra sia stata raccolta con entusiasmo, durante la fase di lockdown, da diverse associazioni, forze produttive, sociali, nonché da molti cittadini del territorio che, attraverso i social (vedi gruppo su facebook “costituzione unico comune, Spezzano, Terranova, San Lorenzo e Tarsia”), hanno inteso avviare la costituzione di un “comitato pro fusione” non appena sarà possibile ritornare alla vita normale.

Nuove geografie politiche per non... morire!

Il 26 gennaio i calabresi, per l'ennesima volta, hanno inteso cambiare rotta “per non cambiare niente” e simbolicamente la scena della tarantella di Jole Santelli, a seguito della schiacciante vittoria, non fa presagire nulla di nuovo ed innovativo in grado di mutare la sorte della terra che ha dato il nome all'Italia, destinata, inesorabilmente, all'irrilevanza, essendo il fanalino di coda in tutti i settori, ad eccezione della criminalità organizzata che, invece, continua a crescere, nonostante le ultime operazioni di contrasto dello Stato.

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