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La Pro Loco spezzanese nasce tra le polemiche: “Assemblea o decreto?” In evidenza

  • Il dibattito si accende nella comunità dopo la presentazione
La Pro Loco spezzanese nasce tra le polemiche: “Assemblea o decreto?”
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SPEZZANO ALBANESE – L’evento annunciato come “assemblea pubblica e apertura tesseramenti” della Pro Loco “Cosmo Damiano Montone” a Spezzano Albanese si è trasformato, nei giorni scorsi, in una vera e propria bagarre tra un cittadino e il sindaco Ferdinando Nociti. I fatti, che poco hanno avuto dell’accogliente spirito associativo, sono scaturiti dai dubbi sollevati dal cittadino, tra l'altro persona stimata e qualificata nella comunità, intervenuto all’assemblea per chiedere spiegazioni su come si fosse costituito il nuovo sodalizio.

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La colpa, a quanto pare, sarebbe stata quella di aver sollevato alcuni dubbi e perplessità sulla regolarità della procedura di costituzione della neo-associazione locale, la quale, prima ancora della formazione dell’assemblea costituente (fase di tesseramento), aveva già eletto il consiglio direttivo e il Presidente, in palese violazione, secondo l’intervenuto, della normativa in materia.
Tutto ciò avrebbe generato la reazione ostile del Sindaco Nociti, che avrebbe polemizzato, in modo acceso, contro quel cittadino incapace, così, di concludere il proprio ragionamento. Finendo di fatto fra le ire del pubblico. Nemmeno i soggetti rappresentanti la neo Pro Loco avrebbero fugato le incertezze evidenziate sulla legittimità del modus operandi tenuto, lasciando così l'uomo senza microfono, obbligato ad arrendersi. 
Secondo l’iter definito a livello nazionale dall’UNPLI, infatti, fondare una Pro Loco richiede una sequenza obbligata di passaggi: 1) formare un Comitato promotore, composto da un gruppo di cittadini motivati a valorizzare il territorio. 2) Pubblicizzare l’iniziativa: attraverso locandine, articoli e aperture del tesseramento, per raccogliere adesioni. 3) Redigere l’atto costitutivo e lo statuto, possibilmente seguendo il modello UNPLI. 4) Convocare l’Assemblea costituente, avvisando tutti i soci interessati. 5) Durante l’assemblea: presentare e approvare lo statuto; eleggere il direttivo, il collegio dei revisori e il Collegio dei Probiviri. 6) In una riunione successiva del direttivo, si elegge il presidente e si assegnano incarichi esecutivi. 7) Far richiesta di affiliazione all’UNPLI, inoltrando domanda scritta, statuto e atto costitutivo al Comitato Regionale, che entro 60 giorni valuta l’iscrizione.
Solo dopo questo percorso formale una Pro Loco può considerarsi regolarmente costituita.
A Spezzano, però, qualcosa non avrebbe funzionato, facendo degenerare ciò che sarebbe dovuta essere una serata di festa in una vera bagarre pubblica. La cosa, finita sui giornali dopo il comunicato stampa diffuso dal gruppo di opposizione “Il Coraggio di Cambiare”, non si è fermata ai fatti registratisi ma ha acceso il dibattito all’interno della comunità. Infatti, per molti, nonostante la locandina parlasse di “assemblea pubblica”, la nascita della Pro Loco sembra essere avvenuta “per decreto” piuttosto che seguendo il percorso formale.
La domanda che sorge spontanea è sapere dai responsabili della nuova Pro Loco se tutti questi passaggi sono stati rispettati, oltre a conoscere da chi, come, dove e quando sono stati effettuati. Questo giusto per placare gli animi di tanti che, nonostante le alte temperature, continuano ad arroventarsi il cervello, cercando così di mettere in buona pace tutti.
Si auspica che la neo eletta presidente, Ornella Mauro, donna di esperienza, altamente capace e qualificata per l’incarico ottenuto, a cui vanno i più sentiti e sinceri auguri di buon lavoro, avrà la sensibilità e disponibilità a chiarire la vicenda.
Un gesto di trasparenza sarebbe in questo momento un segnale positivo di crescita civile della comunità.
Domandare è lecito, rispondere è cortesia!

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