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Preso a sassate il carro vincitore del carnevale sanmarchese In evidenza

Preso a sassate il carro vincitore del carnevale sanmarchese
Agos

SAN MARCO ARGENTANO - Il deprecabile fatto è accaduto nella serata di martedì scorso ma è emerso solo nelle scorse ore a seguito di regolare denuncia sporta contro ignoti presso la locale Compagnia dei carabinieri. Il carro allegorico denominato “Asterix & Obelix”, fatto da giovani di San Marco Argentano che ha partecipato e vinto il primo premio al recente Carnevale dell’Esaro nella sfilata di San Sosti, è stato preso a sassate. Può sembrare uno scherzo, visto il periodo, ma non lo è per niente.  «Eravamo in preda al panico» racconta uno dei presenti. «Il carro – si legge nella denuncia – è stato colpito da pietre di varie dimensioni scagliate da persone non identificate.

Presumibilmente erano nascoste dietro alcuni cespugli sul lato destro della carreggiata». Ci sono stati attimi di paura e terrore, con alcune pietre di piccole dimensioni che hanno colpito delle persone per fortuna senza conseguenze, alcune più grandi invece hanno incocciato il personaggio del carro “Obelix” creando una grossa crepa al pupazzo di cartapesta. È pur sempre un episodio da condannare, soprattutto perché il carnevale, sinonimo di gioia ed allegria, non può diventare un momento di paura e angoscia per le persone che facevano parte del carro vincitore a causa di quattro scalmanati. Il carro, giusto per completare il racconto dell’accaduto, stava facendo rientro nella cittadina normanna, allorquando «passando all’altezza del bivio di contrada Pauciuri di Malvito è stato oggetto degli atti vandalici». Dopo la denuncia contro ignoti, sull’accaduto stanno indagando i militari dell’Arma coordinati dal capitano Giuseppe Abrescia. Nel frattempo, però, i “carristi” non si sono persi d’animo, si sono rimessi al lavoro per sistemare il carro allegorico che ha partecipato, sabato scorso 4 marzo, ad una nuova sfilata tenutasi stavolta a San Marco Argentano. È passata, alla fine, la linea del “non scoraggiarsi”, a prescindere se per qualcuno il carro era simpatico o meno, se era bello o brutto, parafrasando magari le note di una vecchia canzone di Antoine degli anni ’60 che diceva: «Sei bello e ti tirano le pietre, sei brutto e ti tirano le pietre», anche perché altrimenti, di fronte a questa singolare “bravata”, si poteva solo esclamare: «Non ci resta che piangere!». 

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