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Discarica di Campolescia, il Comitato pronto a fare battaglia In evidenza

  • Prossima protesta prevista per sabato 20 febbraio
Un momento della protesta precedente Un momento della protesta precedente
Agos

CASTROVILLARI - «Il tentativo di “fare chiarezza” sulla vicenda della discarica comunale di Campolescio, nella riunione organizzata dall’Amministrazione comunale all’Istituto "Pitagora-Calvosa" è andato a buon fine, anche se si è rivelato un vero e proprio boomerang per l’Amministrazione che lo ha promosso». Così il  Comitato “Cammarata contro la riapertura della discarica di Campolescio” scrive in una nota con cui torna sull'argomento discarica comunale a Castrovillari. «Tra relatori che non si sono presentati (ASP), altri che sono rimasti nel vago più assoluto (ARPACAL) e altri ancora in evidente affanno, con elucubrazioni tecniche del tutto incomprensibili (Tecnico progettista e Direttore dei Lavori) -continuano-, il quadro è stato illuminante.

Per non parlare dell’evidente imbarazzo che hanno provocato le domande e gli appunti tecnici fatti al Progettista, nonché Direttore dei Lavori, del tutto incapace di fornire i chiarimenti e le spiegazioni richieste.
Che ci siano cose poco chiare, nella vicenda della discarica di Campolescio, è risultato, ancora una volta, del tutto evidente, dalla illustrazione dei fatti da parte dei rappresentanti del Comitato di Cammarata, ma anche dall’incontrollato nervosismo e dalle escandescenze di chi questa illustrazione ha tentato di impedire che fosse completata.
Sulle irregolarità denunciate di un progetto che avrebbe dovuto portare alla immediata chiusura della discarica e che si scopre, invece, essere stato orientato alla sua riapertura le risposte le aspettiamo, sereni e rispettosi, dagli Organi inquirenti a cui ci siamo rivolti.
Ma c’è un altro aspetto, fondamentale, che è emerso in tutta la sua evidenza. Un aspetto che era per noi tanto chiaro quanto allarmante, che è stato alla base delle mobilitazioni dei primi anni duemila e che ritorna ad esserlo, oggi, dopo quindici anni. Ancora una volta il Distretto Agro-alimentare di Qualità è sotto attacco. Ancora una volta si cerca, di fatto, di attentare alla produzione alimentare della Piana di Cammarata, mettendo a rischio i suoi 5.000 occupati e l’economia di tutto un Territorio.
Lo ha ribadito il sindaco Lo Polito: l’intenzione dell’Amministrazione è di riaprire la discarica di Campolescio -chiusa ormai dal 2002!- per conferirvi 20.000 CHILI DI RIFIUTI INDIFFERENZIATI AL GIORNO! (e produrre, di conseguenza il pericolosissimo percolato), attingendo per di più alle tasche dei cittadini per ben un milione 143.000 euro (da aggiungere al milione di euro di fondi pubblici).
Da dove dovrebbero provenire questi rifiuti è scritto –nero su bianco- sul Documento Unico di Programmazione approvato dalla maggioranza nel Consiglio comunale di Castrovillari tenutosi il 30 dicembre scorso. Da tutto il territorio circostante: dagli 11 Comuni della ex Comunità Montana più Firmo e Altomonte.
Per questo la battaglia contro la riapertura di Campolescio, ieri come oggi, è una battaglia per il lavoro e contro la disoccupazione, in difesa dell’economia di tutta l’area e in opposizione di chi antepone interessi di pochi ai diritti e alle necessità dei moltissimi. E la grande manifestazione popolare indetta per sabato 20 febbraio prossimo contribuirà in maniera determinante a questa battaglia».

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