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Questione accoglienza migranti: in consiglio maggioranza e opposizione a confronto

Questione accoglienza migranti: in consiglio maggioranza e opposizione a confronto

CASTROVILLARI - Le questioni legate all’allocazione e ospitalità degli immigrati in città sono stati al centro di un Consiglio dedicato, aperto, chiesto dalle Civiche (Castrovillari Solidale, Solidarietà e Partecipazione e Castrovillari Città Viva) per informare meglio la città su come si sta affrontando il momento. L'appuntamento è stato sottolineato da un sit-in prima dinanzi al palazzo di città, a cura delle varie espressioni del centrodestra (Movimento nazionale per la sovranità, Idea per Castrovillari, Forza Italia, Alternativa Sociale per Castrovillari, Fratelli d’Italia e Democrazia Cristiana), e voluta anche da cittadini.

Nel confronto, avviato da un’articolata relazione, con documenti e riferimenti, della consigliera Maria Antonietta Guaragna, le Civiche (anche con Peppe Santagada e Ferdinando Laghi), con i colleghi della minoranza (Francesco Battaglia, Sara Astorino e Onofrio Massarotti), hanno stigmatizzato fermamente, in più forme, l’inadeguatezza, inadempienza ed inerzia dell’Amministrazione e della maggioranza nel rapportarsi, sin dall’inizio e nel percorso scelto dello S.P.R.A.R. (per l’accoglienza di richiedenti/titolari di protezione internazionale e dei loro familiari, nonché degli stranieri e dei loro familiari beneficiari di protezione umanitaria), a questa ospitalità straordinaria che, sempre secondo l’opposizione, per una lentezza nel completamento dell’apposito progetto avviato dall’Amministrazione e poca vigilanza di questa, ha determinato la richiesta dell’Ufficio Territoriale del Governo nell’aumentare le presenze e quindi la realizzazione di un Centro per l’accoglienza straordinaria degli immigrati in città, dopo la disponibilità di un privato, che preoccupa e che non può essere assunto come modello nel breve futuro.
Giudizi rinviati al mittente dalla maggioranza, in maniera decisa e appassionata (per dare risposta con gradualità e sostenibilità vera), a partire dal Sindaco Domenico Lo Polito (che in questi giorni ha pure visitato la struttura dove vengono accolti i nuovi ospiti), con gli Assessori Pino Russo e Francesca Dorato, oltre i consiglieri Nicola Di Gerio, Era Rocco, Dario D’Atri, Carlo Lo Prete, Gerry Rubini che hanno spiegato, passo-passo, con elementi alla mano, le scelte che hanno indotto -dopo valutazioni interne e più passaggi pubblici- a scegliere senza esitazioni lo S.P.R.A.R per una integrazione reale di queste persone (come è stato riconosciuto dallo stesso Ministero in una visita in città) e in una visione più complessiva dell’implicazione, vista come risorsa e accoglienza diffusa, progressiva (a partire dalle 20 persone accolte nello SPRAR e che con un nuovo progetto incrementerà con la stessa caratterizzazione), accorta agli eventi in successione, ma sempre comunque legata al ruolo pubblico alla luce, tra l’altro, dell’accordo ANCI/Ministero dell’Interno, siglato per questa eccezionalità internazionale di sbarchi nel Mediterraneo.
Contro le ubicazioni ghetto ed i CAS si sono schierate tutte le componenti, a partire dalla maggioranza, fermamente inclini ad una accoglienza vera, seguita dall’ente pubblico invece che affidata al privato “dove -è stato affermato- il rischio interesse e sfruttamento è alto”.
Ciò è stato affrontato con diverse chiavi di lettura anche nel momento di recepimento delle valutazioni provenienti dai cittadini e rappresentanti di associazioni e forze politiche, espresse con specifici e schietti contributi da Franco Miglio, Roberto Senise, Silvio Carrieri, Luca delle Cave, Nicola Aronne, l’ex Sindaco di Acquaformosa, Giovanni Mannoccio, Vincenzo Pippa, Giovanna D’Ingianna e Vincenzo Ventura per i quali ciò che sta accadendo e si sta evolvendo per i continui sbarchi deve impegnare di più e meglio ciascuno, mettendo insieme ogni esperienza e capacità di adoperarsi.
Da parte di tutti, tra istanti di dialettica a volte forte e vibrata, la sottolineatura di rispettare ogni dignità, al di là del colore della pelle, accompagnandola ad una adeguata integrazione dove si accoglie, con una partecipazione ampia di azioni e gesti condivisi in rete, vigilando e rispondendo efficacemente a quel disagio, sofferenza e straordinarietà che stanno vivendo queste persone provenienti da situazioni non facili e vessazioni di ogni forma.
I contraddittori in consiglio, a partire dalla oggettiva delicatezza di queste realtà, hanno fatto rilanciare alle Civiche (che hanno richiamato l’Amministrazione su ogni materia come Sanità e Smaltimento Rifiuti) la marcata richiesta, non nuova, di effettivi coinvolgimenti anticipati a tutti i livelli, con opportune comunicazioni anche per aiutare meglio il cammino e la conoscenza di questi difficili processi storici che necessitano di chiarezza, precisione e completezza d’informazioni -è stato detto- compartecipazione e collaborazioni pure tra Comuni vicini, e, ai loro colleghi di minoranza -con le opportune differenziazioni-, richiami ripetuti per risolvere al meglio i problemi di vita e residenzialità di tutti i cittadini senza distrarre economie.
Proprio su quest’ultima preoccupazione la maggioranza ha ribadito più volte e in più modi, con carte alla mano, che gli immigrati non levano nulla ai castrovillaresi e che l’attenzione sull’intero corpo sociale è alta quanto continua, fermo restando l’impegno scelto per una accoglienza diffusa, partecipata e per quell’amicizia sociale, accompagnata da gesti concreti, che non può fare che la differenza in un frangente dove la preoccupazione, le titubanze, le legittime paure la fanno da padrona a causa dell’evoluzione repentina degli avvenimenti.
La discussione ha portato tra i tavoli dell’emiciclo pure l’appello a esperienze vissute nel campo della solidarietà, come quella richiamata dalle Civiche, dai loro colleghi di minoranza, ed a scelte nonché atti effettuati per il bisogno al fine di dare risposte al welfare come enunciate dalla maggioranza.
Per tutti un dato che per tutte le orecchie non è nuovo: la messe è tanta e forse gli operai sono pochi per come si stanno preannunciando gli eventi che esigono risposte.

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