Il sindaco Federico a Poste Italiane: "Riaprire Luzzi centro "
- Scritto da Roberto Galasso
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- Pubblicato in Provincia Cronaca
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LUZZI - “Continuare a tenere chiuso l’ufficio postale di Luzzi centro rischia di mettere pericolosamente a rischio la salute dei miei concittadini e dei suoi dipendenti”. A ribadirlo al direttore della filiale di Cosenza di Poste Italiane è il sindaco Umberto Federico. Visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, con una nuova, lunga e dai toni molto forti missiva, infatti, il primo cittadino torna a chiedere la riapertura dell’ufficio postale di Luzzi centro, più comodo e facilmente raggiungibile essendo baricentrico rispetto alla vasta realtà territoriale.
Il sindaco Federico, che preannuncia azioni in ogni sede per tutelare la salute dei suoi cittadini, ricorda al direttore Placido Ascione che sono in tanti i luzzesi che non riusciranno a recarsi all’ufficio di località Deposito e tanti quelli che non hanno la praticità con l’uso delle carte elettroniche per poter prelevare in autonomia allo sportello automatico le proprie pensioni. La sede di Via Incoronata, al contrario dell’ufficio vallivo, risulta essere più spaziosa e dotata di quattro postazioni, con gli spazi esterni adiacenti allo sportello Atm ben strutturati e con area coperta e possibilità di parcheggi. “Seppur fosse riaperto con la razionalizzazione del personale - scrive il sindaco ad Ascione - si presterebbe ampiamente all’esigenza di erogazione dei servizi nel rispetto delle distanze di sicurezza. L’unica cosa che si dovrebbe fare è il montaggio dei pannelli di protezione in plexiglass alle singole postazioni, così come è stato fatto in altri posti. A garantire che non si creino assembramenti ci sarebbe la Polizia municipale e la Protezione Civile, e per il rispetto della norma circa l’esecuzione di operazioni urgenti e indifferibili, anche i Carabinieri la cui stazione è nelle adiacenze”. Il sindaco, inoltre, segnala che alcuni pensionati, spaventati dagli eventuali assembramenti, gli avrebbero comunicato di non aver ritirato a sportello la pensione privandosi del loro unico introito. Federico, dunque, chiede a gran voce anche di valutare l’eventualità di poter alternare l’apertura dei due uffici in modo da garantire a giorni alterni l’estensione del servizio a tutto il territorio. Ciò al fine, tra l’altro, di evitare i continui spostamenti di persone che sono “in antitesi rispetto alla limitazione della circolazione in funzione del contenimento dei contagi” da Covd-19. “Le mie continue richieste non hanno sortito nessun effetto - scrive il primo cittadino al direttore di Poste Italiane - quando, alla luce di quanto sta succedendo in Italia, il ripristino del servizio avrebbe dovuto avvenire con particolare solerzia visto che la chiusura dell’ufficio di Luzzi centro rischia seriamente di generare, in violazione degli ultimo DPCM sull’emergenza Covid-19, una pericolosa situazione di forte assembramento di persone. Non riesco a capire - conclude Federico - le reiterate scelte operative di Poste Italiane alla luce della mia totale disponibilità a collaborare alla riapertura dell’ufficio di Luzzi centro e a garantire con tutte le mie forze la sicurezza di utenti e personale”.
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