E' morto un giusto? Socrate e il suo tempo
- Scritto da Mario Bosco
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Socrate è vissuto tra il 470/69 ed il 339 a.C., il padre Sofronisco era uno scultore e la madre Fenarete una levatrice. Nato e vissuto ad Atene, seguì tutte le trasformazioni che la città subì in quegli anni, a partire dalla vittoria dei Greci sui persiani fino all’avvento dei trenta tiranni che decretarono la sua morte.
Atene in quel tempo era la più importante e potente città-stato della Grecia, era il periodo in cui un grande uomo politico, Pericle, governò la città con saggezza e lungimiranza facendola diventare la più ricca sia dal punto di vista economico che artistico, con la costruzione di numerosi monumenti che ancora oggi sono ammirati da tutto il mondo.
Durante il periodo di Pericle si consolidò la democrazia (un governo a partecipazione popolare) dando così voce a quei ceti sociali, formati per lo più da artigiani e mercanti, che fino a quel tempo erano rimasti ai margini della politica.
Ma nel volgere di qualche decennio lo splendore di Atene cominciò a declinare e si trasformò in una crisi economica e sociale irreversibile anche a causa delle numerose guerre che dovette affrontare, tra cui, e la più disastrosa, quella contro Sparta ed i suoi alleati. Bisogna tener conto che in quell’epoca la Grecia era costituita da numerose città indipendenti l’una dalle altre, con propri governi che spesso differivano sia dal punto di vista costituzionale che per assetto sociale. Per esempio Atene era una democrazia mentre Sparta era un’oligarchia.
Dopo la sconfitta fu istituito un governo filo spartano che abolì, per un certo periodo, le conquiste democratiche raggiunte in precedenza, però durò poco perché una rivolta portò al governo i Trenta tiranni che formalmente ripristinarono la democrazia, ma che di fatto si comportarono peggio del governo precedente, ponendo sotto accusa e condannando la maggior parte di quelli che avevano aderito al governo filo spartano, procedendo alla confisca dei loro beni diventati patrimonio dei Trenta.
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