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Alcide Simonetti

Alcide Simonetti

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Aria di cambiamento nel bilancio politico post elettorale

Il quadro, uscito dalle ultime competizioni amministrative di giugno, non mi pare chiaro ed univoco. I risultati dei ballottaggi di ieri, certamente, hanno amplificato la misura dell'insuccesso elettorale del Pd, il quale ha perso 4 capoluoghi di regione su sei. Il Movimento 5 Stelle, non solo ha espugnato, clamorosamente, Roma, sebbene fosse già nell'aria, dopo i vari scandali che avevano coinvolto le precedenti amministrazioni, ma addirittura l'ex capitale d'Italia (Torino), ribaltando l'esito del primo turno (e “mandando in pensione” un importante leader nazionale come Fassino).
Numerose città, amministrate da “giunte rosse” (45 su 90) come Trieste, Grosseto, Novara, Brindisi, Pordenone, Benevento, Crotone ed Olbia hanno cambiato colore. Emblematica la sconfitta di Sesto Fiorentino, comune governato ininterrottamente dal 1899 dalla sinistra, che racconta molto bene l'aria che tira intorno al partito di Renzi.

RInnovate le cariche dello "Spixana Tennis Club"

SPEZZANO ALBANESE - Ieri sera, 1.06.2016, i soci dello “Spixana Tennis Club” hanno eletto per acclamazione come Presidente dell'associazione, il dott. Mario Pellegrino, il Vice-presidente, Francesco Zagarese e Segretario Nicola Piragine.
L'assemblea, dopo una lunga ed articolata discussione, ha inteso puntare su figure, che in questi primi anni di vita sociale del club, hanno dimostrato grandi competenze, professionalità, impegno e passione.

Nessuno tocchi la Costituzione!

In Italia tutto è lecito tranne che modificare la “Magna Carta” della Repubblica. Ogni tentativo di riformarla è stato sempre affossato, inesorabilmente, dalla forte opposizione di un vasto e composito fronte reazionario che ha stroncato ogni legittima aspettativa di aggiornare l'assetto istituzionale del Bel Paese.
Probabilmente la coalizione oscurantista prevarrà all'appuntamento referendario di ottobre, soffocando ogni velleità di modernizzazione di un sistema paese, incapace di tenere il passo dei tempi.
A complicare le cose è stato, tra l'altro, l'errore del Premier di legare la sopravvivenza  del governo, nonché del suo personale futuro politico alle sorti del Referendum, trasformando, inopinatamente, la consultazione istituzionale in un giudizio politico sul segretario del Partito Democratico.

In ricordo di Pannella, un politico geniale

Marco Pannella, storico leader del Partito Radicale Italiano si è arreso alla morte, all'età di 86 anni. La politica italiana rimane orfana del “leone della Libertà”.
Ha intrapreso a svolgere l'attività politica nei primi anni cinquanta, essendo stato  tra i fondatori nel 1955 del Partito Radicale dei democratici e dei liberali, formazione politica promossa dalla sinistra liberale fuoriuscita dal Partito Liberale Italiano, braccio politico, inizialmente, del settimanale il “ Mondo” di Pannunzio.
Marco Pannella indiscutibilmente è stato il protagonista delle battaglie civili tra gli anni anni settanta fino ai nostri giorni. Storiche sono state quelle sull'aborto e il divorzio, ma anche sul nucleare, la responsabilità civile dei magistrati il maggioritario, quella per i diritti dei detenuti e per la "giustizia giusta" (nel nome di Enzo Tortora).

La figura di Luigi Cucci nel Novecento spezzanese

Grande assente nel “Dizionario Bibliografico degli Italo-albanesi” di Giovanni Laviola resta la figura dell'avv. Luigi Cucci, il quale, nella prima metà del novecento ed anche oltre (1910-1955), è stata una delle personalità più illustri, significative ed autorevoli della comunità Spezzanese (nonché della Provincia Cosentina), avendo egli dato lustro e prestigio al paese natio, attraverso la sua fama di grande avvocato penalista, e avendo contribuito, come intellettuale e politico, al concreto innalzamento delle condizioni civili e culturali del territorio ove è vissuto.

In "Memoria" del male!

Ha ancora senso il Giorno della Memoria? Pur essendo numerose, ogni anno, le lodevoli iniziative di commemorazione delle vittime dell'Olocausto, prende sempre più corpo la convinzione che tale giornata sia stata svuotata di significato.
Si ha la sensazione che il 27 gennaio si sia trasformato in un “contenitore vuoto, una cerimonia stanca, una finta riflessione che approda ad uno sterile rituale, uno spazio da addobbare con la retorica”. Pare, in sostanza, che abbia perso quella spinta ideale di humanitas, rimanendo prigioniera degli interessi faziosi delle consorterie dominanti.

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