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Altomonte, lo Spi-Cgil sulla giornata dell'acqua: "Bene prezioso ma non inesauribile"

Altomonte, lo Spi-Cgil sulla giornata dell'acqua: "Bene prezioso ma non inesauribile"
Agos

ALTOMONTE – Dopo la giornata mondiale dell’acqua, celebrata lo scorso 22 marzo, il direttivo della Lega Spi-Cgil “Altomonte - Esaro” – tramite il proprio responsabile Mario Gaeta – ha voluto esternare il proprio pensiero. Infatti, in una riunione tenutasi nella Camera del lavoro si è discusso dell’importante tema parlando dell’acqua come elemento che è “sinonimo di vita”. Istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite, questa giornata mondiale offre vastissimi spunti ma due in particolare sui quali gli iscritti hanno discusso: l’utilizzo sconsiderato di un bene prezioso ed il ciclo delle acque. «È un bene prezioso perché indispensabile per tutte le forme viventi, ma la stessa disponibilità non è inesauribile.

In altri termini, è un patrimonio comune il cui inestimabile valore deve essere riconosciuto da tutti e ciascuno ha il dovere d’economizzarla ed utilizzarla con cura quale consumatore o utilizzatore. Usare l’acqua in maniera sconsiderata significa abusare d’un patrimonio naturale a disposizione dell'intera collettività». Tutti concordi, dunque, che il nostro tenore di vita dipende dalla disponibilità dell’acqua perché ad essa sono legati la salute, le attività agricole, quelle industriali, ed il progredire stesso della civiltà. Discorso più complesso sul “ciclo delle acque” perché «è chiaro che con il tempo la sua disponibilità tende a diminuire mentre il suo consumo, specie per uso domestico, ha subito un crescendo continuo: dai 20 litri in età romana ai 250 litri a persona di oggi». La Calabria, infine, è un territorio con molta disponibilità idrica, eppure gli impianti costruiti tra i quaranta ed i cinquanta anni addietro nelle stagioni soffrono specie d’estate. «Il prezioso liquido viene a mancare forse perché il ciclo integrato delle acque (adduzione, distribuzione, collettazione e depurazione) non è fatto a dovere e di ciò, purtroppo, ci si accorge solo quando c’è penuria mentre sarebbe opportuno fare più spesso tali considerazioni e non solo in concomitanza con la giornata mondiale dell'acqua».

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