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«Normativa non chiara per i buoni-spesa»

Franco Pignataro (Epas - Fna) Franco Pignataro (Epas - Fna)
Agos

SAN MARCO ARGENTANO - «La normativa non è chiara e stabilire dei criteri certi è difficile». L’affermazione arriva da Francesco Pignataro, responsabile del patronato Epas - Fna per la zona dell’Esaro, che dallo Scalo di San Marco Argentano arriva fino ad Altomonte.

Il riferimento è all’ordinanza della Protezione civile che ha stabilito il trasferimento di circa 400 milioni di euro in tutta Italia per i fabbisogni alimentari delle famiglie meno abbienti. «Stando così le cose – aggiunge Pignataro – i casi dovrebbero essere solo due: o dovrebbero ottenerli davvero tutti oppure nessuno. La scadenza oltretutto appare troppo vicina. Può andar bene come avvio della prima fase, ma i termini andrebbero però prorogati». A parere del responsabile territoriale del sindacato Fna (Federazione nazionale agricoltura), quindi, «Va bene il servizio d’assistenza telefonica per la presentazione delle istanze ma solo se chi risponderà non si limiterà a demandare ai Patronati il grave compito di dare risposte». In altre parole «serve un’adeguata formazione». Oltretutto, «gli elenchi dei beneficiari devono essere comunicati agli organi competenti per evitare che sia fatta clientela e siano dati anche a persone benestanti». In buona sostanza, «se le scadenze sono ristrette in pochi giorni, intanto vanno prorogate in modo tale da far utilizzare tutti i fondi dati a Comuni». In ultima analisi, «volendo fare riferimento anche alla Cassa integrazione in deroga, anche qui i tempi sono stretti e le regioni non sembrano pronte a gestire queste domande. Le cose vanno fatte con criteri e non alla rinfusa per non deludere categorie di lavoratori che non hanno davvero altre entrate a cui attingere per vivere dignitosamente».

 

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